Il doposcuola rischia di chiudere con i conti in rosso. Appello al Comune

L’associazione formata dai genitori del comprensivo 2 di Mantova lancia un appello al Comune: «Serve un aumento del contributo»
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Il doposcuola dell’istituto comprensivo Mantova 2, gestito da un’associazione di volontariato formata da genitori, Gascom2, chiuderà l’anno scolastico col bilancio in rosso. Una perdita di poco superiore ai diecimila euro per un servizio che risponde ad un bisogno reale di 220 famiglie: quello di garantire la custodia di bambini delle elementari e di ragazzini delle medie fino alle 18.

L’appello dei genitori

«Se non riusciremo a trovare nuove risorse - spiegano i genitori del direttivo di Gascom - saremo costretti ad aumentare le rette. Per questo abbiamo chiesto al Comune la disponibilità ad aumentare il proprio contributo. Ma ci auguriamo che anche altri soggetti, come banche o fondazioni, possano darci una mano». Il comprensivo Mantova 2 è quello delle scuole elementari Nievo, Ardigò e don Mazzolari e della media Sacchi. Quest’anno sono oltre duecento i partecipanti al doposcuola, servizio articolato per coprire diverse funzioni: il pasto in mensa, i compiti, l’animazione curata da educatori di una cooperativa specializzata.

I costi

Una famiglia può iscrivere il figlio (o i figli) a uno dei due moduli offerti: quello fino alle 16 oppure quello che arriva fino alle 18. Il primo costa 680 euro, il secondo 400 euro per l’intero anno scolastico. Iscrivendolo ad entrambi la spesa è dunque di quasi 1.100 euro.

«Il servizio è molto utile alle famiglie dove entrambi i genitori hanno orari di lavoro che li tiene impegnati fino a tardi- osservano i volontari - nel nostro comprensivo non c’è il tempo pieno e solo in alcune giornate i bambini restano a scuola per qualche ora dopo il pranzo. Il successo del servizio dimostra che si tratta di una necessità reale. Addirittura c’è stato un aumento delle iscrizioni per il prossimo anno, anche da famiglie che abitano nell’hinterland. Al complesso formato da Ardigò e Sacchi, il numero di manifestazioni di interesse per il doposcuola per il prossimo anno è raddoppiato. Avremo bisogno di più spazi, altrimenti non riusciremo ad accontentare tutti». Gascom ottiene anche su un contributo della Fondazione Comunità mantovana di ottomila euro.

Il Comune

Il Comune non aumenterà il budget di dodicimila euro. «Contribuiamo a tutti i servizi di doposcuola nei tre comprensivi - dice l’assessore alla pubblica istruzione Serena Pedrazzoli - al comprensivo 2 abbiamo coperto i costi di un servizio gratuito alla don Mazzolari (non gestito da Gascom, ndr) per trenta bambini. Condivido l’importanza data al doposcuola, ritengo che questa situazione possa essere uno stimolo di riflessione la scuola. Il tempo pieno coprirebbe le esigenze di moltissime famiglie e permetterebbe, oltretutto, di mangiare ogni giorno alla mensa scolastica con rette regolate dalla dichiarazione Isee».

Nicola Corradini

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