Un matrimonio franato tra liti e problemi di soldi

Le foto felici su Facebook: sposati da oltre vent’anni Tra le fonti dei dissidi le difficoltà con il lavoro e il trasloco

mantova

Felici e sorridenti. Stretti in un abbraccio e in un bacio. Sono le foto di ieri, di un passato sereno ma già lontano, su cui negli ultimi mesi si era abbattuta la scure di una crisi matrimoniale irrimediabile. Il profilo Facebook di Elena Scaini, che gli investigatori – dopo la sua confessione ai soccorritori – considerano l’autrice del delitto di via Mozart, racconta una storia che non c’era più. C’erano invece le macerie di un amore durato più di vent’anni, nelle quali si sarebbe alimentato il torrente di collera sfociato nel delitto.

Ad avvelenare la coppia, stando a chi la conosceva, sarebbero state prima di tutto le difficoltà economiche e di lavoro. Quelle stesse difficoltà che alcuni mesi fa avevano costretto la coppia a lasciare l’appartamento di via Nuvolari, a Montanara, per andare ad abitare nella casa della madre di lui, rimasta vedova cinque anni fa.

Stefano Giaron viveva di piccoli lavori, che spesso si concludevano all’improvviso. Non aveva una stabilità economica e un’occupazione certa su cui investire il proprio futuro. Negli ultimi tempi, stando a un vicino che frequentava la madre, aveva trovato un posto come operaio in una cooperativa sociale. Ma i soldi che entravano a fine mese erano comunque pochi, non certo sufficienti a garantire alla coppia un’autonomia. Ecco, forse, il perché del rientro di Stefano a casa della madre.

Lei invece, figurinista diplomata, si era adattata a fare altri lavori. Sempre secondo un vicino di casa, tra le ultime occupazioni ci sarebbe stato un impiego in un’azienda che distribuisce pasti nelle scuole e nelle aziende. Ma, stando alle persone vicine alla famiglia, anche lei, come in passato il marito, era rimasta senza uno stipendio. L’incertezza del lavoro da una parte, e dall’altra la miccia delle tensioni in famiglia. Questo, secondo gli investigatori dei carabinieri, è ciò che avrebbe armato la mano di Elena, fino a spingerla ad uccidere il marito e a ferire a coltellate la suocera. Mentre scriviamo la donna sospettata di aver ucciso il marito, scortata dai carabinieri, è in viaggio verso Mantova per essere interrogata da un magistrato. —

An.Mo.

An.Mo.

Suggerimenti