Giardino post Magone a Colle Aperto a Mantova: il cantiere si è fermato

Nell’area dove sorgeva il mostro di cemento ora c’è un cratere. L’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli: «Lo stop per migliorare il progetto. Doteremo l’area verde di un impianto di irrigazione e realizzeremo un percorso illuminato per la fermata del bus»

Una vasta area sterrata nel cuore di Colle Aperto ricorda agli abitanti del quartiere della periferia nord cittadina che lì c’era il mostro di cemento per antonomasia, il cosiddetto Magone. Lo scheletro di cemento del centro commerciale mai terminato è stato abbattuto in gennaio, ma i lavori per allestire il giardino pubblico sostitutivo non sono ancora iniziati.

Nella piazza del quartiere oggi c’è una sorta di cratere di oltre quattromila metri quadrati, profondo un metro. L’impresa ha realizzato il marciapiede che farà da perimetro all’area verde e sistemato lo sterrato che costituisce la base su cui verranno creati i posti per le auto.

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Ma il grosso del lavoro di rigenerazione non è ancora iniziato dopo due mesi dalla demolizione (attesa da almeno due decenni) della bruttura di cemento. Cosa sta succedendo?

Sosta giustificata

Gli abitanti temono che per qualche motivo i lavori si siano interrotti. Che l’operazione di rinascita della zona sia destinata a rimanere in sospeso per un tempo indeterminato. «Non è così - rassicura l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Martinelli - i lavori sono stati sospesi temporaneamente per inserire due variazioni migliorative del progetto. In particolare abbiamo recuperato ulteriori risorse dai ribassi d’asta che consentono di dotare la futura area verde di un sistema di irrigazione.

Originariamente non era previsto proprio perché i fondi disponibili non erano sufficienti. Il progettista consegnerà ai nostri uffici tecnici la variante tra pochi giorni. Una volta approvata, i lavori riprenderanno regolarmente. Non occorrerà molto tempo, credo che il cantiere possa riaprire verso la metà di maggio».

Percorso illuminato

Una seconda variazione del progetto originale consiste nella costruzione di un percorso illuminato parallelo all’area verde che permetterà agli abitanti dei condomini circostanti di raggiungere la fermata dell’Apam.

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«Sono stati gli stessi abitanti del quartiere a chiedere quest’opera - precisa l’assessore - per evitare, d’autunno e d’inverno, di percorrere questo tratto al buio». Insomma, il nuovo giardino non sarà pronto entro la primavera, come speravano in via Roma ma, dice l’assessore Martinelli, «prenderà forma è sarà disponibile entro la stagione estiva».

Nicola Corradini

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