Il delitto di via Mozart

Uccise il marito a Mantova: ora è nei guai anche per l’arma

Terzo procedimento contro Elena Scaini, che colpì Stefano Giaron con un coltello

Un altro guaio per Elena Scaini, la donna, già condannata a 18 anni di reclusione per l’omicidio del marito Stefano Giaron, finita nuovamente a processo con l’accusa di aver abbandonato la suocera, ferita e in stato confusionale, nella casa di Valletta Valsecchi dove si consumò il delitto, ora è stata rinviata a giudizio per porto abusivo d’arma bianca.

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L’accusa si riferisce al coltello da cucina con cui la donna aveva colpito il marito. L’omicidio risale al 6 ottobre del 2020. Dopo il delitto Scaini si era rifugiata per tentare il suicidio in un alberghetto di Zocca, nel Modenese.

Da lì aveva confessato il delitto con una telefonata al 118. Carabinieri e 118 si erano precipitati in via Mozart, dove la donna abitava assieme al marito e alla suocera. Nell’appartamento avevano trovato il marito senza vita, trafitto al petto da più di una coltellata, e la suocera ferita.

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