Assolti dopo 8 anni di processo i finti tecnici del gas, il truffato: «Ormai non saprei riconoscerli»

Il pensionato 84enne derubato dei gioielli della moglie non ricorda più il loro volto a distanza di tanto tempo

«Buongiorno, siamo del gas e dobbiamo controllare il suo impianto». Senza tesserino di riconoscimento, solo con le pettorine gialle, quelle generalmente indossate dai tecnici che fanno il porta a porta per leggere i contatori. Il padrone di casa, un 84enne, ha aperto la porta dopo lo squillo del campanello. Il cane è sgaiattolato fuori e lui lo ha rincorso. Nel frattempo i due erano già entrati in casa.

«Vediamo se tutto funziona»

La scusa è sempre la stessa: «Ci faccia vedere se tutto funziona, partiamo con il fornello della cucina». Il pensionato si è fidato e i due hanno finto di controllare l’intero impianto alimentato a gas. Ma mentre uno dialogava con il padrone di casa, cercando in tutti i modi di distrarlo, il complice ha iniziato a rovistare, fino a quando è riuscito a trovare alcuni gioielli che la moglie dell’84enne aveva lasciato sul forno a microonde, seppure con l’accortezza di nasconderli sotto un piattino e una grossa conchiglia.

Il grazie e la fuga

Al termine del finto sopralluogo i due hanno ringraziato, salutato e sono corsi fuori in fretta e furia. A quel punto al pensionato è venuto il sospetto: perché tanta fretta nell’andar via. E ha chiesto alla moglie se per caso mancasse qualcosa in casa.

La verità è venuta a galla pochi minuti dopo: all’appello mancavano i gioielli. I due sono stati poi identificati e martedì 16 aprile sono finiti davanti al giudice Gilberto Casari. Gli imputati sono Andrea Vincenzi e Alessandro Cerrone, entrambi residenti a Desenzano del Garda.

Riconosciuti parzialmente

Al momento della querela sporta nella caserma dei carabinieri, il derubato aveva visionato alcune foto segnaletiche e militari aveva detto di riconoscerne uno al 90% e l’altro al 75%.

Quasi otto anni dopo

Ma ora a distanza di otto anni dal furto - messo a segno il 24 maggio 2016 - la parte offesa ha dichiarato di non ricordare più tanto bene la fisionomia dei due finti tecnici del gas.

L’assoluzione

Il giudice ha quindi emesso la sentenza di assoluzione per entrambi per non aver commesso il fatto.

Roberto Bo

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