Spia con le telecamere la vicina di casa e la molesta. Lei: «Costretta a cambiare casa»

Il tribunale di Mantova Stefano Saccani

Si era perdutamente innamorato della vicina e per spiarla aveva installato delle telecamere direzionate verso le sue finestre e l’ingresso di casa.

Ma il suo era un amore malato, per nulla corrisposto, sia perché la donna spiata era già felicemente sposata sia perché non gli aveva mai dato motivo di credere di avere un interesse per lui.

Codice rosso

Alla fine le sue morbose attenzioni, fatte di continui pedinamenti, tentativi di approccio e addirittura minacce, sono diventate un reato: stalking con attivazione del codice rosso.

Un cinquantenne di Porto Mantovano è finito a processo con l’accusa di atti persecutori nei confronti della donna, un’impiegata 40enne.

Secondo il racconto reso nel corso delle precedenti udienze nell’aula del tribunale di Mantova quelle morbose attenzioni avevano reso la vita impossibile alla donna, vittima di continue avances a carattere sessuale. (...)

Clicca qui per proseguire la lettura

Suggerimenti