Lotta agli infortuni: «Cruciali i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza»

Il responsabile del servizio di prevenzione di Ats all’incontro con i delegati Cisl: «Rls, figure da valorizzare»

«Quello che dobbiamo e possiamo fare è fornire all’Rls una “cassetta degli attrezzi“ e gli attrezzi sono la consultazione, la formazione, l’informazione, il confronto, il dialogo e il coinvolgimento». L’argine alle troppe e continue morti di lavoro va costruito valorizzando il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls): a sostenerlo ieri davanti alle Rsu e Rls della Cisl è stato Alberto Righi, responsabile dell’Unità operativa del Servizio di prevenzione e salute nei luoghi di lavoro di Ats, intervenuto all’incontro su salute e sicurezza con il segretario generale del sindacato Dino Perboni, il capo di gabinetto della prefettura Gianmaria Meneghini, Marco Dalzoppo, componente Cisl degli Organismi paritetici provinciali e la segretaria dell’Ufficio scolastico regionale Roberta Vaia.

I dati

Nel 2023 nel Mantovano Ats ha controllato 1.737 imprese sulle 909 previste dai livelli essenziali di assistenza. Di queste 953 erano del comparto edile, 462 i cantieri, 176 le imprese agricole. Sempre nel 2023 sono state denunciate a Mantova 196 malattie professionali. I provvedimenti alle aziende sono stati in tutto 1.140 con quattro sospensioni di attività. In più sono stati eseguiti 522 controlli a seguito di 335 infortuni e 189 controlli per malattie professionali. Per il 2024, ha spiegato Righi, i livelli essenziali prevedono oltre alla vigilanza anche azioni di sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio.

«Più controlli»

Dal canto suo Perboni ha sottolineato che «come sindacato da tempo chiediamo più ispettori da assumere presso Ats e Ispettorato del lavoro, aumentando in questo modo le attività di controllo» e che «riteniamo indispensabile dare corso ad un’intensa campagna di informazione e formazione nei luoghi di lavoro coinvolgendo i datori di lavoro. Siamo convinti che si debba intervenire già a partire dalla scuola. Infine, vanno premiate le aziende che fanno della salute e sicurezza un primato della loro organizzazione del lavoro attraverso l’introduzione di una patente che riconosca il rispetto delle condizioni di salute e sicurezza degli ambienti di lavoro, mentre vanno pesantemente inasprire le pene e le sanzioni per quelle attività che violano le leggi sulla salute e della sicurezza». Meneghini ha infine ribadito l'importanza del lavoro fatto insieme fra istituzioni e parti sociali sottolineando l'importanza dei protocolli per la sicurezza siglati in prefettura a livello provinciale nel 2020 e nel 2023.

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