A processo per stalking c’è una lei, un’ex moglie accusata di aver molestato la nuova compagna del marito. Ma tutti gli occhi sono puntati su di lui, il sedicente maschio alfa che si barcamenava tra due donne, traendo vantaggi da entrambe le malcapitate.
Il 3 maggio, all’udienza del processo che vede come imputata, difesa da Maria Grazia Galeotti, la ex legittima consorte, infermiera, accusata tra l’altro di accessi illegali ai dati sensibili del nuovo amore del marito, ha parlato proprio lui, l’oggetto della disputa.
Un traditore poco accorto che, come ha raccontato, si era fatto beccare dalla ex in un appartamento di cui aveva ancora le chiavi che utilizzava come alcova. Una classica storia di corna mal digerite, con lei tradita e furiosa, l’amante che si sente perseguitata e le chiede un confronto.
E lui, in mezzo, che oggi vive con il nuovo amore ma va più volte la settimana a casa della ex per fare la doccia e il bucato, che poi porta a far stirare dalla mamma.
La nuova compagna, che si è costituita parte civile con l’avvocata Roberta Ramelli, si era sentita così perseguitata da essere costretta a ricorrere a una terapia psicologica di sostegno. Il fatto più grave, secondo l’impianto accusatorio della pm Lidia Anghinoni, l’accesso illegale ai dati: la ex moglie, approfittando del suo ruolo, avrebbe messo il naso nel fascicolo sanitario della rivale, utilizzando poi un’informazione acquisita per insultarla.
Durante l’unico confronto che avevano avuto, due anni fa, in un parcheggio all’Anconetta, la ex le avrebbe detto, con parole forti, di occuparsi della salute di suo figlio invece che rubarle il marito. In quell’incontro al parcheggio, si sarebbe verificato anche l’unico episodio di aggressione fisica, con spintoni e graffi: una scena avvenuta davanti agli occhi della figlia dell’uomo. La prossima udienza il 1° ottobre.