Nella giungla una scuola per bimbi rifugiati fondata da una psicologa mantovana: è caccia ai fondi

SERENA MARCHINI

«Di recente un nostro studente di tredici anni, figlio di profughi birmani, è stato costretto a lasciare la scuola che dirigo e che ho fondato insieme ad Alee, mio marito., Ha trovato un lavoro come operaio edile, a 150 euro al mese lavorando sei giorni su sette, per contribuire al sostentamento della sua famiglia».

Storie come questa non sono rare in Thailandia, soprattutto quando si parla di famiglie birmane fuggite dal regime., Proprio per cercare di invertire questi percorsi e permettere a ragazzi con poche possibilità economiche di continuare a studiare per trovare lavori legali, dignitosi e ben retribuiti «ho deciso di lanciare l’iniziativa “Un cuore figo” presentata venerdì all’associazione culturale Fosbury a Mantova»., (...)

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