Rifiuti: basta sacchi in strada, dal 2025 nuovo sistema di raccolta a Mantova

L’annuncio dell'assessore Murari: contenitori a svuotamento meccanico per ogni tipologia di immondizia di attività e residenti

L’obiettivo è duplice: eliminare la presenza dei sacchi di spazzatura in strada e ridurre i costi per la raccolta. L’assessore all’Ambiente Andrea Murari punta a partire il prossimo anno con un nuovo sistema di conferimento e ritiro dei rifiuti soprattutto in centro città: non più raccolta manuale con continui passaggi degli operatori, ma contenitori per tutte le tipologie di immondizia con svuotamento automatizzato sui mezzi di Mantova Ambiente.

L’annuncio arriva a margine dell’incontro con le categorie del commercio convocato per presentare le nuove tariffe della Tassa rifiuti (Tari) che oggi approdano in giunta ed entro fine aprile in consiglio comunale: l’aumento sarà al 2,6%, per cittadini e attività, «ben al di sotto del 9,6% massimo previsto da Arera come aggiornamento dell’inflazione».

Cambia la raccolta rifiuti

Cassonetti tipo Citybin per tutte le tipologie di rifiuti che vengono vuotati con l’utilizzo di bracci meccanici su appositi mezzi. Significa: meno giri di Mantova Ambiente per la raccolta, meno lavoro manuale per gli addetti, zero sacchi in strada.

«Alle categorie economiche abbiamo proposto di rivederci entro fine maggio per condividere gli indirizzi per la progettazione di una modifica del sistema di raccolta, che avrà l’obiettivo di ridurre i rifiuti in strada e di diminuire i costi del servizio, soprattutto in centro storico – riferisce Murari – L’ambizione è di concludere la progettazione nel 2024 per cominciare a implementare il nuovo sistema nel 2025. L’idea è di estendere le aree servite da contenitori, azionabili con tessere o apposita app che rendono nominale il conferimento. Si stanno valutando le soluzioni tecnologiche presenti sul mercato per il ritiro automatizzato, con meno personale e meno sforzo fisico: una modalità più sostenibile sotto tutti i punti di vista».

Tari: aumento fermo al 2,6%

Per quanto riguarda la Tari «dobbiamo riconoscere a Mantova Ambiente di avere fatto un grosso sforzo – aggiunge l’assessore – Arera concedeva di recupera l’inflazione per gli anni scorsi fino al 9,6%, noi abbiamo chiesto di non superare aumenti del 2,7% in bolletta, che è l’inflazione minima programmata individuata dall’Autority. Si tratta di costi che il gestore ha sostenuto, a cominciare dai rincari dell’energia, ma che non ribalterà sulle utenze. Scelta necessaria in una fase ancora di sofferenza per imprese e famiglie, ma per nulla scontata. Le tariffe che presenteremo al consiglio comunale, entro la fine del mese, vedranno un aumento addirittura inferiore all’inflazione programmata perché si attestano sul 2,6% sia per le domestiche che per le non domestiche».

Monica Viviani

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