Aveva assunto come operaio in uno dei suoi allevamenti, a Suzzara, un uomo in grave stato di bisogno, che aveva perso lavoro e famiglia. Gli ha dato, oltre al lavoro nella stalla, ospitalità in uno spogliatoio, con un letto e un fornello. Stipendio: 60 euro al mese.
Poi, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe cominciato a maltrattarlo e a picchiarlo, per licenziarlo quando l’uomo si è ammalato.
Ora il titolare dell’allevamento è a processo davanti alla giudice Maria Silvia Siniscalchi, accusato di lesioni e violenza privata.
Le violenze, fisiche e psicologiche, nei confronti dell’operaio, un 40enne che si è costituito parte civile con l’avvocato Mauro Messori, sarebbero continuate per due anni, fino a quando si è ammalato ed è finito in ospedale.
A quel punto, il datore lo avrebbe licenziato.
Martedì 23 aprile ha testimoniato uno degli altri 6 dipendenti, che aveva soccorso il collega quando si era sentito male. (...)