Muratore morto ad Asola, la rabbia dei sindacati: «È l’ennesima vittima di una guerra quotidiana»

Indice puntato sui guasti del mondo del lavoro: «Un vero e proprio stillicidio di persone che non riescono a tornare a casa dai loro cari, dopo tanta fatica»

Cordoglio e rabbia. Vicinanza alla famiglia e denuncia pubblica. In attesa che le indagini facciano luce e attribuiscano eventuali responsabilità, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil intervengono sulla morte di Abdulla Bisku, il muratore 58enne caduto da più di tre metri d’altezza ad Asola, dove stava lavorando alla ristrutturazione di una corte privata.

«È inaccettabile assistere ad episodi di questo genere ai giorni nostri, quando stiamo sottolineando in tutti i contratti l’importanza assoluta delle misure di protezione a favore di una maggiore sicurezza – scrivono i sindacati in una nota congiunta – È stata l’ennesima vittima di una “guerra” che si sta combattendo ogni giorno. Questa tragedia si verifica a ridosso di altre accadute in tempi recenti».

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«È inammissibile quello che ormai sta diventando il mondo del lavoro – accusano Cgil, Cisl e Uil, allargando il raggio dell’analisi all’intero sistema – un vero e proprio stillicidio di persone che non riescono a tornare a casa dai loro cari, dopo tanta fatica. E indicare gli eventi come “incidenti” sta diventando oggi paradossale».

«Le imprese devono avere come priorità la prevenzione e la formazione e garantire tutti i dispositivi di protezione individuale e l’applicazione delle procedure di sicurezza in tutte le lavorazioni anche in caso di appalti e subappalti»

Per i sindacati «non si può più parlare di incidenti sul lavoro quando negli ultimi vent'anni il lavoro e la sicurezza sono stati visti più come un costo che come una risorsa». Come interrompere questo stillicidio di vite? «Investendo maggiormente sui controlli e sulla formazione e prevenzione in materia di salute e sicurezza. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete, di messa in campo di risorse e sinergie da parte delle istituzioni e delle autorità competenti per promuovere interventi a garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro».

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