Gli imprenditori sull’arrivo di Nestlé a Valdaro: «Così Mantova è più attrattiva»

Il presidente di Confindustria Viani avverte la politica: «Adesso servono infrastrutture e va sbloccata la zona logistica del porto»
Mantova, Valdaro
Mantova, Valdaro
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Mantova bella e attraente anche per la grande industria. Sono tutti positivi i commenti degli imprenditori alla notizia del prossimo insediamento, a Valdaro, della Nestlé con una fabbrica di cibo per gli animali.

Trecento nuovi occupati diretti e un investimento di 472 milioni sono cifre che colpiscono in positivo. Dice, infatti, Fabio Viani, presidente di Confindustria Mantova: «L’arrivo di Nestlé a Valdaro è un grande risultato per la nostra economia locale, frutto di un’azione sinergica delle amministrazioni pubbliche con il mondo dell’impresa. Abbiamo già avuto modo di garantire a Nestlé la nostra collaborazione finalizzata al successo di questa nuova avventura industriale».

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A fianco dei grandi

Il presidente di Confindustria Mantova parla di «segnale importante che dimostra ancora una volta la centralità del nostro territorio: Mantova riveste un ruolo chiave nel settore produttivo, manifatturiero e logistico. Siamo in grado di supportare la strategia di sviluppo di grandi player internazionali e abbiamo tutte le carte in regola per continuare a crescere e a collaborare con le realtà che desiderano insediarsi nel nostro territorio, così ricco di opportunità e potenzialità».

La politica, però, deve fare la sua parte per creare quella cornice di cui gli imprenditori hanno bisogno per sviluppare le loro attività: «È importante che le aziende abbiano a disposizione tutti gli strumenti per avviare i loro progetti - rimarca Viani - Auspichiamo che, per rendere la rete territoriale ancora più solida, si possa procedere con lo sblocco delle grandi opere infrastrutturali, per esempio la Mantova-Cremona e il Tibre, e della Zona logistica semplificata, per ora ancora bloccata. Le aziende, e il territorio tutto, chiedono a gran voce da tempo risultati. È qui - conclude il numero uno degli imprenditori mantovani - che si gioca la sfida dell’attrattività territoriale, che può davvero fare la differenza per la nostra economia e per lo sviluppo del territorio mantovano».

Territorio attrattivo

Lo sbarco della Nestlé a Mantova soddisfa anche il presidente di Apindustria Confimi Mantova, Francesco Ferrari: «Queste notizie - afferma - spesso sono considerate delle sorprese, e non dovrebbero perché il nostro territorio è attrattivo e con un forte tessuto imprenditoriale. Quando una nuova azienda si insedia, indipendentemente dalle dimensioni - conclude il presidente -, è sempre positivo perché le imprese portano lavoro, sviluppo e integrazione e sappiamo quanto il Paese ne ha bisogno in questo momento».

L’indotto

La Nestlé si insedierà su un’area privata di circa 180mila metri quadrati. Oltre ai 300 dipendenti diretti, ci sarà un indotto che svilupperà un impatto annuo di 50 milioni di euro sui prodotti agricoli e altri 3 milioni sul packaging e sui servizi industriali. L’avvio della produzione è previsto entro il 2027, ma il via ai lavori dovrebbe essere nel secondo semestre 2025.

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