Guardia già alta a Mantova per l’allarme Fentanyl

Dal prefetto al questore, dal Comune alle scuole: progetti di prevenzione per intercettare il disagio dei ragazzi

Dalla prefettura alle forze dell’ordine, dagli educatori di strada alle scuole: le antenne sono alzate per contrastare sul nascere la diffusione tra gli adolescenti mantovani del Fentanyl, droga sintetica reperibile a basso costo online, cinquanta volte più potente dell’eroina, che sta seminando overdosi e decessi negli Stati Uniti. Allerta destinata a crescere a maggior ragione ora, dopo che la Fondazione Arca ha segnalato i primi due casi di positività, come raccontato nell’edizione del 6 maggio della Gazzetta.

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Quale la strada? La risposta è unanime: al di là delle operazioni di polizia, servono modelli educativi nuovi. Progetti «che partano dai ragazzi e li coinvolgano» come sostiene da tempo il prefetto Gerlando Iorio, o tipo “Strade per Quoz" che da tre anni vede in campo gli operatori di Alce Nero.

Serve un approccio diverso

Il primo ad essere convinto che serva un approccio nuovo e diverso con i ragazzi è il prefetto Iorio che ha dato vita a un tavolo per il disagio giovanile con la partecipazione di scuole, istituzioni, fondazioni, servizi sanitari: «È finito il tempo degli eventi spot, bisogna favorire l’ideazione e la gestione di progetti da parte dei ragazzi con il sostegno del territorio. Ogni qual volta ne ho occasione, come di recente con la Consulta degli studenti, propongo loro di impegnarsi in tal senso. Hanno gli strumenti per intercettare le difficoltà e le esigenze dei loro coetanei prima degli adulti».

Anche il questore Giannina Roatta conferma che per il Fentanyl il campanello d’allarme sta suonando, la situazione viene monitorata e che la polizia di Stato è disponibile a incontri informativi e formativi nelle scuole per spiegare di cosa si tratta e quali sono i rischi.

L’azione preventiva

Dal mondo della scuola interviene il preside Pantiglioni: «Bisogna monitorare e intervenire per tempo sul disagio che inizia a manifestarsi già alle medie con l’abbandono scolastico». E a ricordare un progetto di successo già in campo da anni è l’assessore Andrea Caprini: «Si chiama “Strade per Quoz“ il progetto finanziato dalla Regione con il Comune partner e vede gli educatori di Alce Nero in strada con attività socio educative rivolte ai ragazzi».

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Dal supporto informativo gratuito e anonimo su alcol, droghe e sesso sicuro al recente incontro con gli studenti del Fermi su affettività e dipendenza, dagli appuntamenti sportivi sul campo da basket di Lunetta (il prossimo il 17 maggio) agli alcoltest o i preservativi che mettono a disposizione sui loro banchetti in città.

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