Dante Alighieri e il digitale: il 50º dei Madonnari guarda fuori da Mantova e dall’Italia

Presentato il progetto speciale per il mezzo secolo del concorso di Grazie. Gli artisti saranno 135, 40 gli stranieri
Presentazione del 50° incontro dei Madonnari
Presentazione del 50° incontro dei Madonnari
Presentazione del 50° incontro dei Madonnari
Presentazione del 50° incontro dei Madonnari

Far fare a Grazie un salto verso il mondo rendendola rappresentativa della provincia intera. È lo scopo del Cinquantesimo incontro nazionale dei Madonnari della Fiera delle Grazie, lanciato ufficialmente il 20 aprile al Teatro Bibiena di Mantova, a quattro mesi dall’appuntamento di ferragosto, dal Comune di Curtatone che, per l’occasione, ha stretto una partnership con la Società Dante Alighieri.

I madonnari, infatti, quest’anno dipingeranno la Divina Commedia in un’opera corale.

Piazzole esaurite

«Abbiamo gestito in anticipo le iscrizioni, ma le 135 piazzole a disposizione sono subito state coperte. Altri 34 artisti sono in lista d’attesa e riceviamo richieste di partecipare tutti i giorni», ha detto il vicesindaco Federico Longhi.

Un progetto unitario che occuperà l’intero piazzale e in cui ad ogni Madonnaro sarà affidato un soggetto. Una sfida per artisti abituati a lavorare in solitaria: «Il Madonnaro è visto come un personaggio al singolare – ha detto il Maestro Madonnaro, veterano della competizione di Grazie, Mariano Bottoli – Ma esiste anche un valore di scuola: è lavorando al fianco di altri che si impara».

Per la prima volta i concorsi saranno tre in uno: per ognuna delle cantiche – Inferno, Purgatorio, Paradiso – ci sarà una giuria che decreterà i vincitori delle tre categorie tradizionali (Madonnaro semplice, qualificato e Maestro). Rispetto alle edizioni precedenti, aumenteranno anche i premi in denaro, le segnalazioni e i passaggi di categoria.

Apertura internazionale

La speranza era quella di far crescere la presenza di artisti da fuori Italia: attesa soddisfatta perché sono una quarantina gli stranieri che hanno presentato la domanda, tra confermati e in attesa. Forte la presenza del Messico, dove la tradizione dell’arte di strada è radicata, ma anche di Stati Uniti, Francia, Spagna, Olanda, Belgio e Germania.

Ci sarà anche un artista dalla Russia che, ad oggi, pare aver superato le difficoltà burocratiche della situazione internazionale e aver ricevuto da Mosca il nulla osta a partecipare.

Anche la giuria avrà un volto particolarmente internazionale. È già confermato il ritorno tra i giurati di Denise Kowal, direttrice del Chalk Festival di Sarasota, in Florida, mentre si sta definendo la partecipazione di altri rappresentanti di festival nel mondo.

Nel segno di Dante

Proprio nello schema di una maggior apertura si inserisce l’operazione con la Società Dante Alighieri, che promuove lingua e cultura italiana nel mondo.

È stata questa partnership la molla che ha dato vita a tutto il progetto incentrato sulla Divina Commedia, che già era stato suggerito come spunto dai Madonnari stessi durante il tradizionale incontro alla fine dell’edizione passata.

«Realizzeremo qualcosa di unico al mondo grazie a un uomo illuminato come il professor Alessandro Masi, a cui abbiamo portato questo sogno e che ha subito percepito la bontà dell’idea» ha detto il sindaco di Curtatone e presidente della Provincia Carlo Bottani.

«Il valore di questo progetto è che rende Dante più popolare e vicino alle persone. Letteratura e arte Madonnara, poi, sono linguaggi che si sposano», ha detto il segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi, che ha anche notato il lavoro di squadra istituzionale messo in campo per organizzare e promuovere il progetto del Cinquantesimo.

Alla presentazione, infatti, sono intervenuti il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti, l’assessora alla cultura del Comune di Goito Federica Baldini e la deputata Antonella Forattini.

Gessetti in digitale

Rendere l’effimero, se non eterno, quantomeno durevole è l’altra sfida di questo Cinquantesimo. «Digitalizzeremo tutte le opere che verranno realizzate e le renderemo disponibili anche nei mesi successivi, attraverso Qr code posizionati sul piazzale» spiega il coordinatore del progetto del Cinquantesimo Riccardo Goatelli.

L’idea è, infatti, quella di mettere a disposizione dei visitatori le immagini delle opere, con diverse angolazioni e dettagli corredate da citazioni da Dante, anche dopo che la pioggia avrà lavato via forme e colori.

Serena Marchini

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