Consumi e rese in calo: il 2023 è stato un anno nero per il vino

Il meteo ha influito sulla produzione. L'analisi delle cantine mantovane
Photo Stefano Saccani
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Rese in calo e consumi in flessione per le aziende vitivinicole mantovane, che nel primo caso scontano le difficoltà dovute al meteo e nel secondo un calo generalizzato del potere d’acquisto.

Le rese

Per quanto riguarda le rese finali, i dati delle dichiarazioni vitivinicole, analizzate da Confagricoltura a pochi giorni dal via a Vinitaly, indicano un calo per tutte le varietà Doc e Igt presenti in provincia. Tra le Doc, il Garda colli mantovani chiude il 2023 con 1.892 quintali (-10,25% sul 2022) mentre il Lambrusco mantovano chiude con 43.386 quintali (-9,04%). Tra le varietà Igt, chiudono in forte calo l’Alto Mincio, il Provincia di Mantova. Cali anche per le denominazioni Quistello e Sabbioneta. L’andamento meteo ha influito notevolmente, a livello provinciale (qui si produce il 13% circa del vino della Lombardia), sulle rese finali, con un calo del 4,7% sul vino finito, che passa dai 169.902 ettolitri del 2022 ai 161.882 dello scorso anno (dati Istat).

Costi e prezzi di mercato

«Il 2023 – spiega Luca Bottura, presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura – è stato disastroso dal punto di vista delle malattie, come la peronospora. La qualità è stata buona, per merito del grande lavoro dei nostri imprenditori, ma i prezzi non sono soddisfacenti, soprattutto sui rossi. Con un prezzo tra i 19 e i 22 euro al quintale per l’uva, non copriamo i costi di produzione». Costi lievitati, come nel caso del packaging: «Se la mia bottiglia prima della pandemia costava tra i 32 e i 35 centesimi - spiega Claudio Pasqualini, produttore del Sermidese - ora costa 41 centesimi, con punte anche di 48».

Le testimonianze

«La vendemmia 2023 è stata complessivamente positiva per le nostre uve, nonostante la grandine che in parte ha colpito l’azienda» dice Massimo Boselli, titolare della Cantina Reale di Volta Mantovana. Fiato sospeso, invece, per i consumi, che sono mediamente in flessione, anche se, continua Boselli, «il fatturato è in crescita da anni, trascinato dai vini di fascia medio-alta, anche se i volumi di vendita sono in diminuzione».

Sabrina Pinardi

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