Tagli dei bus extraurbani a Mantova: via agli incontri tra agenzia Tpl e sindaci

Dell’Acqua: noi non produciamo risorse ma redistribuiamo quelle che arrivano dalla Regione e dallo Stato
Da sinistra il direttore dell'Agenzia Tpl, massimo dell'Acqua e il consulente Ezio Zani
Da sinistra il direttore dell'Agenzia Tpl, massimo dell'Acqua e il consulente Ezio Zani
Da sinistra il direttore dell'Agenzia Tpl, massimo dell'Acqua e il consulente Ezio Zani
Da sinistra il direttore dell'Agenzia Tpl, massimo dell'Acqua e il consulente Ezio Zani

L’Agenzia del trasporto pubblico locale di Mantova e Cremona è pronta ad incontrare i sindaci che, con il taglio a corse e linee conseguenti alla proroga del contratto extraurbano con Apam, si sono sentiti in qualche modo defraudati, sostengono a loro insaputa. «Se è mancato il dialogo, vediamoci e discutiamone pure - dice il direttore Massimo Dell’Acqua - Siamo pronti ad ascoltare tutti e a valutare le varie necessità, a cambiare subito qualche decisione e anche in vista della prossima gara che faremo nel 2026».

Il direttore, alla guida tecnica dell’Agenzia dal 2021 dopo aver diretto il settore trasporti in Regione dove è stato responsabile del servizio ferroviario, lancia, però, un avviso ai naviganti: «Le risorse sono scarse e, quindi, chi volesse più corse o ripristinare i tagli dovrebbe coprire i costi necessari». L’esempio da imitare sarebbe quello del Comune di Mantova: «Vuole i bus navetta gratuiti dal campo canoa a piazzale Montelungo passando per il centro, e se li paga» afferma Ezio Zani, ex sindaco di Marcaria ed ex deputato, ora consulente legale dell’Agenzia. La messa in sicurezza a tutto il 2025 del servizio extraurbano con l’aumento del corrispettivo chilometrico dovuto all’Apam dopo dodici anni di blocco, ha aperto delle ferite nel territorio. Per far quadrare i conti è stato necessario sopprimere totalmente una linea, fare altrettanto per altre tre (ma una in inverno e due in estate) e tagliare undici corse su altre sei linee in inverno. «Abbiamo accolto due richieste di Apam _ spiega Dell’Acqua _ la prima, di tener conto della bassa frequentazione di alcune linee e la seconda, la carenza di autisti, sempre più difficile da trovare. Due problemi non solo mantovani».

L’emergenza

Zani, dal canto suo, parte dal contratto stipulato nel 2012 da Apam e Provincia che non prevedeva la rivalutazione Istat («all’Apam non fu certo imposto» precisa). Si tratta, quindi, di un’eredità con cui l’Agenzia ha dovuto fare i conti negli anni e che, dopo aver pesato sulla proroga, farà altrettanto sulla prossima gara di bacino, che «sarà la più grande mai bandita come ammontare: centinaia di milioni di euro distribuiti presumibilmente su quattro anni». La legge attuale prevede che al termine dei contratti sia urbano che extraurbano «vi sia un atto di imposizione d’obbligo, con cui si impone, nel caso nostro ad Apam, di svolgere il servizio nelle more della nuova gara. Per quanto riguarda l’extraurbano in scadenza il 31 marzo scorso, l’Agenzia ha interloquito con Apam, ha accolto alcune sue proposte di razionalizzazione del servizio a fronte del fatto che le risorse sono limitate».

Il problema è quello dei soldi: l’Agenzia riceve finanziamenti da Stato e Regione, che poi gira all’azienda che svolge il servizio: «L’azienda si tiene il gettito dei biglietti - specifica il direttore - che, però, copre appena il 32% dei costi. Gli altri due terzi li coprono i trasferimenti». Qualche numero: il bilancio dell’Agenzia pareggia in 62,5 milioni di euro per tutto il bacino.

La Regione raccoglie i contributi statali e li gira, con i suoi, all’Agenzia per il servizio: 35 milioni 157mila euro per quest’anno. Di questi, 16 milioni vanno come corrispettivo ad Apam (10,3 milioni per il servizio extraurbano e 5,6 per quello urbano). «Il Tpl _ dice Zani _ va sostenuto dai Comuni come fanno quelli della Grande Mantova per il servizio urbano e come fa la Provincia che per l’extraurbano ha messo per quest’anno 500mila euro». In quest’ottica l’Agenzia è pronta ad incontrare i sindaci: il primo faccia a faccia in programma era con quello di Porto, ma è stato rinviato alla prossima settimana.

La discussione

«Siamo pronti a discutere con i sindaci in prospettiva della gara. Tutti, però, dobbiamo sapere che le risorse sono limitate; i sindaci, quindi, devono avere la stessa mentalità che hanno imparato ad avere sull’acqua che è una risorse limitata, e sui rifiuti. Quello che abbiamo preso con la proroga del contatto extraurbano è un provvedimento emergenziale e, in vista della gara, vogliamo capire le loro esigenze. Ripeto, però: il servizio costa».

Sandro Mortari

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