Visita a palazzo con allattamento: al Ducale di Mantova attivato il baby pit-stop

Fasciatoio, tavolino, poltroncina e acqua corrente per le neo mamme. Da un’idea di Soroptimist International, Ats Val Padana e azienda Manerba

are giovani coppie, se fate dei bambini o delle bambine e se andate a visitare il Palazzo Ducale di Mantova, trenta metri dopo essere entrati da piazza Sordello 40, a destra, nei pressi del Cortile d’onore, c’è un cartello. Dice che lì c’è il baby pit stop del museo con fasciatoio, tavolino, poltroncina e l’acqua corrente nell’adiacente bagno.

È il luogo intimo e riservato dove allattare, cambiare i pannolini e dare ai propri piccoli tutto quello che serve per farli felici. Il pit stop è in posizione strategica: all’inizio del percorso del museo, facilmente raggiungibile dalla biglietteria, ma anche al termine del percorso di visita. Quanto è costato al Ducale? Niente.

Ci hanno pensato il Soroptimist International club di Mantova e l’Ats Val Padana (per Ats responsabile del programma è Laura Rubagotti) che hanno trovato nell’azienda Manerba spa di Gazzuolo lo sponsor che ha fornito il materiale per realizzare il piccolo, ma confortevole e attrezzato, ambiente.

Tutto su iniziativa dell’Unicef. I pit stop fanno parte del programma Insieme per l’allattamento che promuove la realizzazione di aree per accogliere famiglie con neonati bisognosi di essere allattati e cambiati. Tutto in linea con la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.

Il progetto – curato da Luisa Lucchini e da Renata Casarin, entrambe di Soroptimist, con la supervisione dei tecnici del Ducale – è stato presentato nella sala della Scalcheria, a pochi metri dal pit stop. Sono intervenuti Luisa Lucchini, la presidente Unicef Mantova Cristina Reggiani, il direttore generale Ats Salvatore Mannino e il direttore del Ducale Stefano L’Occaso.

Suggerimenti