Solo nell’ultimo mese sono otto i medici di medicina generale, alias medici di base, della provincia di Mantova che hanno cessato la loro attività per raggiunti limiti di età. A Mantova, Sermide e Felonica, Marcaria, Medole, Pomponesco, Bozzolo, Villimpenta e Gonzaga. In alcuni casi è subentrato il sostituto effettivo, in altri un collega con incarico temporaneo. E sarà così anche nei prossimi mesi, scanditi dall’uscita dal mondo del lavoro di decine di medici che andranno in pensione.
Cosa accadeva in passato
In passato chi restava senza assistenza, nel periodo tra la cessazione del suo medico di famiglia e l’arrivo di uno nuovo, veniva indirizzato negli ambulatorio del medico temporaneo, sparsi sul territorio e se possibile vicino al luogo di residenza.
Il passaggio da Ats ad Asst
Da ottobre la gestione dei medici di famiglia è passata dall’Ats all’Asst. A quanto pare sarebbero in arrivo buone notizie per gli utenti rimasti scoperti per quanto riguarda i medico di base per cessazione del servizio e difficoltà momentanea nel reperire un sostituto. In passato ai pazienti veniva assegnato un sostituto temporaneo in attesa della nomina del medico effettivo, oppure indicato un Amt (ambulatorio medico temporaneo) sul territorio, vicino al luogo di residenza, al quale rivolgesti.
Gli ambulatori temporanei
La delibera sugli indirizzi di programmazione 2024 della sanità approvata questa settimana dalla giunta di Regione Lombardia punta ancora sugli Amt, forse anche in seno agli ospedali. L’ambulatorio medico temporaneo si configura come un servizio di continuità assistenziale diurna «evoluto» con assegnazione di specifica équipe di medici.
Ottanta medici di base in meno
La natura temporanea degli Amt garantisce agli assistiti una continuità di servizio nell’eventuale periodo che intercorre tra la cessazione del medico di medicina generale e l’assegnazione del successivo. Negli ultimi mesi molti medici di medicina generale sono andati in pensione e la mancanza è intorno agli ottanta titolari.