Con il freddo a Mantova è a rischio il turismo dei ponti

Lunedì 22 aprile la massima non ha superato i 6 gradi e l’instabilità reggerà tutta settimana. Il meteorologo: «Temperature da gennaio-febbraio». Bianchi (Federalberghi): «Bene il primo ponte, dubbi sul secondo». Boschetti (Consorzio agrituristico): «I colli reggono, l’Oltrepò fatica»

Si naviga a vista, un po’ sotto l’acqua un po’ sperando in uno spiraglio di sole. Le incertezze climatiche alimentano quelle sull’arrivo dei turisti nel Mantovano, soprattutto in città, nei due imminenti ponti, uno vero, quello del 25 aprile, l’altro un po’ meno del primo maggio. Scherzi del calendario, che frenano la mobilità turistica se i giorni non coincidono perfettamente con il classico weekend.

Clima da piumino

Ma a tentare di rovinare le due festività è soprattutto il tempo: ieri a Mantova clima assolutamente invernale, con 6 gradi di massima e altrettanti di minima. «È come se fossimo in gennaio-febbraio – sottolinea Marco Giazzi di MeteoNetwork – Non è un record perché ricordo che il famoso 17 aprile 1991 a Mantova scese anche qualche fiocco di neve. La situazione è certamente anomala, come del resto lo era dieci giorni fa con la domenica estiva con quasi trenta gradi».

Grigliate a rischio

Ponte del 25 aprile, quindi, con grigliate a data da destinarsi perché instabilità e freddo resisteranno ancora sino al termine della settimana. A partire dalla prossima la tendenza è verso un miglioramento con temperature che raggiungeranno i venti gradi. Tempo clemente con possibilità di qualche schiarita.

Il turismo guarda il cielo

Tornando al turismo oltre al meteo inclemente stavolta ci sono di mezzo anche gli aumenti di treni, aerei, tassa di soggiorno, tariffe alberghiere e trasporti. Sì, perché soprattutto dall’area del Milanese ci si imbatte nella resistenza di chi non vuole il trasbordo in autobus quando arriva a Bozzolo per raggiungere la destinazione Mantova. Allora è tutta una congettura, con qualche sprazzo di ottimismo per il ponte della Liberazione.

Gli alberghi

Gianluca Bianchi, presidente Federalberghi di Confcommercio, dipinge il quadro dei prossimi giorni: «Certo - commenta - siamo alle prese con una stagione ballerina e quest’anno siamo andati anche un po’ oltre. Per il ponte del 25 aprile le prenotazioni ci sono e la città sarà quasi piena. Gli alberghi hanno già registrato il sold out per il 25 e il 26. Anche il 27 si va verso il tutto esaurito e la prenotazione media è di due notti. Sul primo maggio, invece, si fanno mille previsioni sperando in un miglioramento del tempo. Lì - continua Bianchi - non c’è ponte classico né prima né dopo perché il primo maggio cade di mercoledì e quindi prevediamo una situazione di normalità. Del resto, c’è un leggero calo anche a livello nazionale rispetto all’anno scorso legato al rincaro generalizzato dei prezzi. Sono cresciuti treno, aereo, alberghi, tassa di soggiorno, che è aumentata e di parecchio, e benzina. Se a tutto questo aggiungiamo il clima è molto difficile fare previsioni. Inoltre, c’è anche un’altra questione che abbiamo scoperto ultimamente: a parte il cantiere per il sottopasso in stazione, abbiamo notato una flessione nella clientela dell’area milanese. I lavori per il raddoppio ferroviario con il servizio sostitutivo di autobus, che comunque funziona, frenano i milanesi che a questo punto per venire a Mantova scelgono solo l’auto. E se contiamo che il nostro mercato è fatto per due terzi da italiani e un terzo da stranieri e che nei due terzi il 30% proviene dall’area attorno alla Grande Milano possiamo dire che quest’anno verrà a mancare almeno un 5% dei milanesi».

Agriturismi

Marco Boschetti, direttore consorzio agrituristico mantovano Verdi Terre d’Acqua, vede il bicchiere mezzo pieno: «La sensazione è positiva, anche se circoscritta ad alcune aree. Bene quella dei colli ancora molto gettonata, con qualche problema nell’Oltrepo mantovano, dove ci sono aziende che hanno solo la ristorazione. Certo il fattore climatico ci preoccupa, sia per il ristoro che per la ricettività classica, e in questi casi sono sempre possibili le prenotazioni all’ultimo minuto, ma anche le disdette con le più svariate motivazioni».

Roberto Bo

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