La storia

Tumore al cuore a 16 anni, salvato con un intervento record

di Roberto Bo
Giovane calciatore operato a Reggio Emilia dal cardiochirurgo mantovano Vinicio Fiorani, per anni dal Carlo Poma. È la prima volta che viene usata questa tecnica

È forse il più bel gol della su vita. Un risultato che gli consentirà di tornare a giocare a pallone come tutti i ragazzi della sua età.

L’assist glielo ha fatto un medico mantovano, Vinicio Fiorani, per anni cardiochirurgo al Carlo Poma, ex presidente dell’Aspef e oggi consigliere nel Cda.

Il dottor Fiorani, marchigiano d’origine ma trapiantato a Mantova da parecchi anni, è a capo del reparto di Cardiochirurgia al Salus Hospital di Reggio Emilia. A fine marzo la sua équipe ha eseguito un intervento per rimuovere un tumore cardiaco rarissimo in un paziente di sedici anni.

La scoperta del tumore

Al ragazzo, della provincia di Modena e con la passione per il calcio - è attaccante nello Sporting Scandiano - durante la visita annuale per l’idoneità sportiva era stata riscontrata un’anomalia al cuore. E da indagini più approfondite è emerso che si trattava di un tumore. «Pensavo fosse un controllo normale – commenta il 16enne – ci sono rimasto davvero male quando ho scoperto che c’era dell’altro». Gli esami confermano la presenza di un tumore cardiaco di 1,4 cm, una pallina situata nel cuore, nella cavità del ventricolo sinistro.

Intervento unico

«La posizione della massa, in corrispondenza dell’apice cardiaco originante da una falsa corda tendinea, e le sue dimensioni notevoli, hanno reso necessario un intervento nel breve periodo – spiega il dottor Fiorani -. Questo genere di tumori è rarissimo ed ha la tendenza a crescere, con il rischio di ostruire il flusso sanguigno o di distaccarsi e, embolizzando, andare a danneggiare altri organi come ad esempio il cervello e con la grave conseguenza di un ictus. Va dunque asportato. Abbiamo deciso di intervenire in maniera mininvasiva, passando attraverso un piccolo taglio di pochi centimetri sul torace e con l’ausilio di una telecamera. In letteratura risulta un solo caso di emangioma asportato per via mininvasiva (ma di tipo cavernoso), possiamo dunque affermare di essere i primi ad asportare un emangioma di tipo capillare in maniera mininvasiva».

Fra tre mesi torna in campo

Dopo un breve periodo in terapia intensiva, il 16enne ha terminato la degenza in reparto con quindici giorni di riabilitazione cardiorespiratoria e a meno di un mese dall'intervento è tornato a scuola. Previo ottenimento dell’idoneità sportiva potrà tornare a giocare a calcio da settembre.

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