Ritorna il rito dei mortaretti a Casalmoro: dall’alba risuonano i 60 colpi

Nel paese gli spari dei Mortaristi nella tradizionale Sagra della Madonna del Dosso. Dopo il primo turno, i volontari si ritrovano a fare colazione. Mercoledì 22 novembre la festa continua

Mattina di festa in paese per la giornata dedicata alla Madonna del Dosso, con gli spari dei mortaretti, ad opera dei Mortaristi. Antica tradizione, sentita in paese, che vede coinvolta tutta la popolazione, che partecipa alle varie funzioni religiose durante la giornata, partendo da quella all’alba. Con il sorgere del sole ci sono i primi spari, i più attesi, alle 6, al termine della funzione. Il rito è antico: i mortaretti, con sopra i nomi delle famiglie che li offrono, salutano la Madonna e vengono riempiti a mano con colpi di mazza.

Un tempo tutto questo avveniva dietro alla chiesa e i fedeli sentivano i colpi durante la messa. Questa fase, ora, per sicurezza, avviene ai piedi del santuario. Poi, dietro alla chiesa, si preparano le quattro file per i 60 colpi. Tre file, e una al termine, detta “Il castello”, dove i colpi sono successivi. «Oggi sono 60, li abbiamo diminuiti, ma un tempo erano 90» spiegano i Mortaristi che, con canne di bambù, fanno esplodere i tubi metallici riempiti di polvere da sparo e argilla del fiume Chiese. Dopo il primo turno, la tradizione vuole che si faccia colazione. Un momento collettivo, dove tutti i Mortaristi si ritrovano per mangiare trippe, o minestra, e poi carne lessa con coppa cotta. Da alcuni anni la colazione è aperta a tutti, con un contributo per sostenere le spese.

In cucina, uomini che da anni portano avanti questo momento, atteso da tutti. A seguire, dopo il dolce, il caffè preso in paese. Poi si torna all’opera, per organizzare gli altri spari della giornata, che si svolgono oggi alle 6.30, alle 10 e alle 12, a chiudere definitivamente la Sagra della Madonna del Dosso. In occasione della messa, è stato venduto anche il volume “Casalmoro le chiese e la comunità”.

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