Piantati due alberi a Casaloldo per ricordare i Giusti Bartali e don Aroldi

Alla cerimonia anche la nipote del campione di ciclismo toscano: «Vi racconto mio nonno come uomo»

«Ognuno di noi può fare la differenza, senza essere eroe o santo», sono le parole con le quali la sindaca di Casaloldo, Emma Raschi, ha dato il via alla piantumazione di due nuovi alberi dedicati a persone che hanno fatto la scelta giusta, e cioè sono stati dalla parte dell'umanità, in momenti di difficili.

Nel Giardino dei Giusti, istituito alcuni anni fa, i due nuovi alberi sono stati dedicati a Gino Bartali e a don Angelo Aroldi. Alla cerimonia, oltre alla comunità di Casaloldo, e a bambini e bambine della scuola, che in questi giorni hanno lavorato sulle figure di Bartali e Aroldi, c'erano la nipote del grande campione, Gioia Bartali, e i familiari di don Aroldi, parroco che ha fondato l'Avis e ha voluto la costruzione dell'Oratorio del paese.

«Dovremmo impegnarci di più tutti per far vivere questo oratorio che il nostro ex parroco ha voluto per tutti noi» ha ricordato Raschi. «Sono la nipote di Bartali, e sono qui per ringraziarvi e raccontarvi non tanto lo sportivo, quanto quello che è stato mio nonno come uomo. Vi ringrazio per l'accoglienza e per questo riconoscimento».

Hanno partecipato anche lo storico Gian Agazzi, il giornalista Marco Pastonesi e don Alberto Buali, per raccontare Bartali e Aroldi.

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