In treno da Mantova a Milano: torna l’opzione Peschiera per aggirare il bus sostitutivo

La Commissione regionale in linea con l'assessore Rebecchi: «Inadeguati i soli bus sostitutivi della tratta Mantova-Bozzolo, serve un’altra soluzione»

Cento pagine: sono quelle del dossier sui disagi dei pendolari mantovani consegnato il 18 aprile dall’assessore Iacopo Rebecchi al presidente della Commissione regionale trasporti Jonathan Lobati. Cento pagine per dimostrare «l’inadeguatezza del servizio sostitutivo di autobus della linea Mantova-Milano».

Per chiedere una soluzione politica a un problema che mette a rischio anche i flussi turistici verso la nostra città. E, almeno a voce, il sostegno della Commissione non è mancato.

Soluzione politica

«I consiglieri presenti hanno convenuto in modo bipartisan che vada trovata una soluzione e che debba essere la politica, ovvero la Regione, a farsene carico» ha raccontato Rebecchi al termine dell’audizione. Ora si tratterà di vedere se tutto questo si tradurrà in una linea di indirizzo per la giunta Fontana e nella convocazione di un tavolo con Trenord, Trenitalia e istituzioni locali con all’ordine del giorno la possibilità di far ricorso all’alta velocità Verona-Milano.

Proposta tra l’altro perorata da tempo dal Comune e dai consiglieri regionali mantovani Marco Carra, presente all’audizione, e Paola Bulbarelli.

L’audizione

Dalla mozione bipartisan del consiglio comunale alle interrogazioni firmate dai consiglieri regionali mantovani: davanti alla Commissione trasporti Rebecchi ha ricordato che è il territorio a chiesta di individuare linee alternative ai bus sostitutivi della tratta ferroviaria Mantova-Bozzolo. Non solo.

«Ho fatto presente che l’inadeguatezza di questo servizio sta provocando un calo di passeggeri, che i comitati dei pendolari stimano del 20% – riferisce l’assessore – che sempre più pendolari utilizzano l’auto per raggiungere la stazione di Bozzolo e che si stanno registrando ricadute anche sul turismo».

Le ricadute sul turismo

Spiega l’assessore che «il divieto di caricare biciclette sugli autobus significa uccidere il cicloturismo in arrivo da Milano a Mantova» e che «molte scolaresche in gita, ormai raggiungono la nostra città in pullman e scartano il treno». Insomma, per i pendolari in primis, ma non solo, «i bus Mantova-Bozzolo non possono essere l’unica soluzione alternativa al treno durante tutti i lavori del raddoppio ferroviario».

L’opzione via Peschiera

Il Comune di Mantova «ben prima che partissero i lavori aveva fatto presente che la soluzione adottata non sarebbe stata sufficiente e che occorreva insistere sulla tratta ferroviaria Mantova-Verona-Milano o più realisticamente su una linea diretta di bus per la stazione di Peschiera e su prezzi convenzionati per i Frecciarossa che collegano Peschiera con Milano, come accade per i pendolari bresciani».

E se Trenord ha già risposto picche, sostenendo di essere tenuta solo a sostituire la tratta interrotta, «il territorio si aspetta una risposta politica e non tecnica».

Anche il consigliere Carra si è detto «convinto che la volontà politica possa fare molto e fornire risposte al territorio mantovano che per i prossimi tre anni dovrà subire i disagi dovuti ai lavori del cantiere del raddoppio ferroviario».

Di qui la sua richiesta che la giunta regionale «riveda radicalmente la risposta negativa che ha dato, adducendo motivazioni tecniche, all’interrogazione con cui chiedevo di attivare un collegamento diretto Mantova-Peschiera».

Monica Viviani

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