Nasce il pane Made in Mantova

Firmato l'accordo tra tutti i componenti della filiera. "Il pane ha sempre avuto dei nemici – ha spiegato Tullio Leonardi, alla guida dei panificatori mantovani – a partire da quei medici che sostengono che i grissini sono meno calorici, menzogne"

MANTOVA. Difficile crederci, ma l’Italia importa dall’estero la maggior parte del grano tenero panificabile e del grano duro. Mantova, però, con più di 27mila ettari di frumento - di cui 18.200 tenero e 9mila duro - produce il 32% del grano lombardo. Forti del ruolo strategico che giocano sul mercato Confagricoltura Mantova, la Confederazione Nazionale Artigianato (CNA), il sindacato provinciale dei Panificatori e i molini Pasini e Magri hanno sottoscritto la nascita di una filiera del grano mantovano volta alla produzione di pane e, più in generale, di prodotti da forno di alta qualità realizzati con materie prime fornite dalle aziende associate a Confagri. Un esempio di aggregazione concreto tra soggetti leader dell’agroalimentare locale, finalizzato alla valorizzazione e alla diffusione dei prodotti mantovani anche nelle province e regioni limitrofe. L’iniziativa è stata presentata alla stampa lunedì 4 luglio, nella sede di Confagricoltura, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti.

«Vogliamo fare filiera nel senso più vero del termine – ha esordito Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura – perché accorciare una filiera non vuol dire solo km zero. Il made in Mantova è decollato per diverse produzioni, soprattutto zootecniche, e noi vogliamo estenderlo ad altri generi alimentari perché i presupposti ci sono tutti».

«Riteniamo che con la globalizzazione sia fondamentale dare garanzie ai consumatori – ha aggiunto Massimo Randon, presidente della CNA – Oggi esistono molte forme di intolleranza alimentare e noi vogliamo che chi acquista i nostri prodotti sappia esattamente da dove partono, dove arrivano e quali procedimenti ci sono nel mezzo, in un’ottica di massima trasparenza».

«Il pane ha sempre avuto dei nemici – ha spiegato Tullio Leonardi, alla guida dei panificatori mantovani – a partire da quei medici che sostengono che i grissini sono meno calorici, menzogne. Noi vogliamo portare il pane fresco, ma fresco veramente, prodotto la notte e distribuito al mattino presto, dove serve. Negli asili, per esempio, dove arriva pane fatto con farine estere. Come panificatori, estendiamo l’invito a tutti i soggetti interessati a partecipare all’iniziativa: le porte sono aperte».  

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