Mantova, squadre anti-buche presto in arrivo. Pronto l’appalto da un milione di euro

di Sandro Mortari
Emergenza strade, i lavori affidati a un’unica impresa. Controllati a distanza i manutentori: sui veicoli un gps

MANTOVA. La Provincia mette in campo le squadre anti-buche. Ne faranno parte operai e tecnici dell’impresa a cui verranno appaltati i lavori di messa in sicurezza per un milione di euro. Per il momento Palazzo di Bagno ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, a cui seguiranno quelli definitivo ed esecutivo.

Le squadre si occuperanno di tutti gli interventi di emergenza che si renderanno necessari sui 1.050 chilometri della rete stradale di competenza della Provincia. Il loro operato sarà controllato via gps per evitare tempi morti o interventi non dovuti. Gli anni scorsi il servizio veniva appaltato a cinque imprese diverse che operavano negli altrettanti reparti in cui è suddiviso il territorio provinciale; questa volta, per motivi di economicità e di un migliore controllo sui lavori, sarà svolta una gara d’appalto unica per affidare i lavori a una sola ditta.

Con un milione di euro (saranno appaltati però lavori per 758mila euro, più 21mila euro per il piano sicurezza dei cantieri, mentre 220mila euro resteranno come somme a disposizione) la ditta dovrà chiudere le buche che si aprono in strada in seguito a violenti e improvvisi acquazzoni o al gelo, dovrà intervenire per rifare brevi tratti di asfalto per eliminare pericoli immediati alla circolazione; dovrà pulire i fossati, sostituire la segnaletica verticale o riparare piccole frane che dovessero verificarsi sulle banchine. Un’attività importante, vista la situazione di degrado in cui versa gran parte della rete stradale provinciale. Una realtà «evidente a tutti gli utenti» si sottolinea nella relazione accompagnatoria del progetto di fattibilità tecnica ed economica, tanto che ogni giorno all’ufficio manutenzione strade «pervengono numerose richieste da Comuni, privati cittadini, forze dell’ordine e prefettura per provvedere alla messa in sicurezza. Inoltre – viene aggiunto – è aumentato in modo consistente il numero dei sinistri causati ai veicoli dai dissesti stradali, con sempre più numerose richieste di risarcimento danni».

I fondi a disposizione della Provincia, negli ultimi anni, sono diminuiti costantemente mentre è aumentata la necessità di intervenire per le buche sull’asfalto. Fino all’anno scorso toccava a una delle cinque ditte, a seconda del luogo dove si verificava il dissesto, che utilizzava proprio personale e propri mezzi mentre il materiale era quello messo a disposizione dalla Provincia. E le operazioni venivano eseguite sotto il controllo dei cinque responsabili di reparto. Da quest’anno non sarà più così. Innanzitutto, anche i materiali saranno a carico dell’impresa vincitrice dell’appalto. Che dovrà avere un calendario per gli interventi programmati ed essere pronta ad intervenire per le emergenze. Il nuovo sistema influirà positivamente sul controllo dei lavori eseguiti e sulla spesa. Mentre finora, riconosce la Provincia, «i controlli dal punto di vista qualitativo e quantitativo, potevano risultare sommari», d’ora in avanti le cose cambieranno. Innanzitutto la verifica e il controllo dei lavori saranno affidati all’ufficio direzione lavori che sarà affiancato dal responsabile di reparto.

In particolare, il controllo della ripresa delle buche sarà monitorato ancora mediante l’uso di rilevatori gps, forniti dalla Provincia e montati sul veicolo di ogni squadra operativa dell’impresa. La quale attiverà il rilevatore all’inizio di ogni lavoro. I dati rilevati arriveranno sui pc del Servizio manutenzione e gestione stradale della Provincia che sarà, così, in grado di verificare le ore effettivamente impiegate da ogni singola squadra per la chiusura delle buche sul percorso assegnato, la contabilizzazione della prestazione e la verifica di eventuali soste o deviazioni non autorizzate.
 

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