Via Roma

Sì allo spostamento dei bus e ok ai soldi per gli asfalti In consiglio comunale a Mantova

di Sandro Mortari
Unanimità sulla mozione del centrodestra sul capolinea di alcune linee da corso della Libertà a via Scarsellini
© Stefano Saccani
© Stefano Saccani
© Stefano Saccani
© Stefano Saccani

Alcune fermate dei bus oggi in corso della Libertà verranno spostate in via Scarsellini per alleggerire quella zona, porta del centro, dal traffico e dai disagi sociali che provoca un’eccessiva concentrazione di persone.

È quanto ha deciso all’unanimità il consiglio comunale approvando la mozione, emendata, del centro destra (sottoscritta anche da Costani di Saf e da Bertellini del gruppo misto) che richiedeva lo spostamento. Tutti d’accordo su una proposta ritenuta positiva per la città, ma per arrivare all’unanimità la strada è stata alquanto tortuosa.

E la polemica politica non è mancata. La maggioranza di centro sinistra ha, infatti, votato due emendamenti soppressivi che hanno tagliato dalla mozione la parte che il centro destra riteneva più politica. Con il primo emendamento si contestava la ricostruzione dell’opposizione secondo cui nel 2006, con lo smantellamento dell’autostazione di piazzale Mondadori voluto dal centro sinistra, di fatto si erano spostati i bus urbani in corso della Libertà.

La microcriminalità

Il secondo emendamento faceva riferimento alla microcriminalità e al degrado sociale che per il centro destra vengono indotti dalle fermate dei bus e dalle stazioni in generale, «come avviene – ha sottolineato Baschieri di Forza Italia, primo firmatario – in piazza Cavallotti e in piazza 80° Fanteria e in corso della Libertà, terreno di baby gang, giovani indisciplinati e di episodi di spaccio e aggressioni anche al personale Apam».

Per Provenzano dei gialli «la criminalità è un aspetto secondario; eppure, tutta la mozione verte su questa. La situazione, invece, è sotto controllo. Anche noi vogliamo lo spostamento di alcune fermate in via Scarsellini, ma solo dopo la riqualificazione di piazza Cavallotti e la chiusura del cantiere del sottopasso della stazione».

Il centro destra ha votato contro gli emendamenti e Gorgati della Lega ha parlato di «mozione violentata, come al solito», mentre Rossi di Mantova ideale ha virato sulle lungaggini del cantiere della stazione, «in ritardo di 16 mesi sul cronoprogramma iniziale, che potrebbero arrivare a 30».

L’assessore alla mobilità Rebecchi ha ribadito l’intenzione dell’amministrazione di spostare parte delle fermate da corso della Libertà in via Scarsellini: «Lo abbiamo già detto ad Apam, contraria perché significherebbe modificare le linee e costi in più. Ne riparleremo».

Soldi da spendere

L’aula ha anche approvato con il no del centro destra la variazione di bilancio per l’applicazione di una parte dell’avanzo 2023, per una manovra complessiva di 6,5 milioni, di cui 4,5 dedicati alle opere pubbliche. Soldi immediatamente spendibili.

Il vicesindaco nonché assessore al bilancio Buvoli ha annunciato l’utilizzo di 900mila euro per asfalti e marciapiedi, mentre altri 2,1 milioni di euro andranno agli investimenti, tra cui i 650mila euro necessari per la riqualificazione di piazza Cavallotti e un milione di co-finanziamento delle opere del Pnrr.

Il collega ai lavori pubblici Martinelli ha annunciato l’approvazione, «a breve», del progetto di riqualificazione per corso Umberto e la chiusura del quadro economico di tutti i lavori Pnrr.

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