Comune fra i più estesi della provincia e con numerosi nuclei abitati, sinora a Marcariaerno stati creati piccoli depuratori. Una configurazione che nel tempo si è mostrata inadeguata. In alcuni casi, i reflui finivano nella riserva naturale di Marcaria, creando inquinamento delle acque. A questo si è aggiunta una procedura d’infrazione della Comunità europea. L’Ambito territoriale ha posto rimedio con un ampio progetto di riordino, dal costo stimato nel piano d’ambito del 2015 in 4 milioni di euro. In sostanza si è deciso di raddoppiare la potenzialità del depuratore di Campitello, portandolo da 3mila a 6mila abitanti equivalenti. Nel contempo demolendo i piccoli impianti di Marcaria e San Michele in Bosco. E facendo convergere i reflui di queste zone in quello potenziato. Questo attraverso sistemi di solleva mento e tubature in pressione per superare i dislivelli naturali del terreno. Un lavoro impegnativo coordinato dall’ente gestore Aqa ed eseguito dalla ICG srl di Curtatone che in questi mesi vede la fase di manomissione delle strade comunali per la posa delle condutture.
Per poter consentire l’esecuzione dei cantieri, già a luglio è stata emessa dalla Polizia locale l’ordinanza con la quale si sono istituiti sensi unici alternati regolati da semaforo, oppure chiusura alla circolazione nelle vie Salvo D’Acquisto, Francesco Crispi e Circonvallazione del capoluogo Marcaria e via Gazzuolo nella frazione di Campitello.
I cantieri rimarranno operativi almeno sino alla fine dell’anno.