Prudentemente gli organizzatori avevano deciso di anticipare alle 14 la sfilata di oggi pomeriggio (domenica 3 marzo) degli 11 carri allegorici e dei 21 gruppi mascherati «sentite le previsioni del tempo» ha osservato Mara Negri, presidente dell’Acs che organizza la mascherata di primavera a Castelbelforte.
In effetti tutto è filato liscio con un sole a presenza alterna e molte nuvole oltre ad un vento freddo e fastidioso. Questo fin verso le 16 quando con un improvviso acquazzone c’è stato un fuggi fuggi generale che ha interrotto la sfilata degli ultimi due carri allegorici per evitare danni alle apparecchiature elettroniche e alla struttura di cartapesta.
Tanto pubblico
Ad assistere alla manifestazione è accorso oltre un migliaio di persone che ha affollato la via principale per vedere il passaggio di mastodontici carri allegorici provenienti anche da fuori provincia (Brescia e Verona) alcuni dei quali alti anche una decina di metri.
Ottocento maschere
Le centinaia di figuranti, circa 800, che rappresentavano 21 gruppi mascherati provenienti dal mantovano e dal veronese, hanno sfilato sul piazzale della chiesa davanti alla corte di Madame Favetta costituita da figuranti che vestivano gli ingredienti del dolce tipico castelbelfortese: la favetta. Ogni gruppo è stato presentato dalla presidente Negri, che ha consegnato ad ognuno un attestato di partecipazione in occasione del 30° anniversario della costituzione dell’Acs.
Quest’anno tra i gruppi era presente anche una folta delegazione di indiani, ragazzi e ragazze, che si è esibita in danze tradizionali nei loro policromi costumi. Ad assistere alla sfilata anche il vice sindaco Stefano Bauli, in rappresentanza del Comune che, con Provincia, Regione e Comitato maschere di Verona, ha dato il patrocinio alla manifestazione. Al suo fianco il vice presidente della Provincia e sindaco di Castelbelforte Massimiliano Gazzani.
