Alla fine il velox divelto dall’emulo del sedicente supereroe Fleximan, scomparso dalle cronache da alcune settimane, è stato riposizionato sull’Asolana, in direzione Casalromano. Era stato tagliato lo scorso 23 febbraio, probabilmente da qualche imitatore che, sull’onda dell’entusiasmo che si era generato nel mondo virtuale dei social, si era attivato anche nel Mantovano.
Due casi
Nello specifico, nell’Alto Mantovano, due sono stati i casi di vandalismo sui velox: uno ad Asola e uno a Guidizzolo, dove era stato rimosso però uno speed check. Un’azione che era stata subito condannata dall'amministrazione Busi, che si era detta convinta che il velox sarebbe stato rimesso in funzione in tempi brevi. Di fatto, pur se non già dopo una settimana, la ditta che ha in gestione il velox, ha provveduto comunque in tempi rapidi alla sua sostituzione. Il dibattito sui velox è aperto, ma una cosa è certa: quello in questione si trova su un tratto di strada davvero pericoloso, dove l’alta velocità è stata causa, in passato, di incidenti. Per di più su una strada stretta, e al centro di accesi dibattiti proprio perché pericolosa per questi due motivi: l’alta velocità e il poco spazio fra le corsie e la banchina, che di fatto non esiste, se non per pochi centimetri, cosa che porta spesso, con l’alta velocità, al rischio di sbandare e finire nel fosso.
Uno strumento utile
Dall’amministrazione Busi, c’era stata attenzione proprio su questo aspetto, e il consigliere delegato Alberto Perazzolo lo aveva sottolineato nei giorni d’attesa per il ripristino del velox: «Quello è uno strumento utile per impedire incidenti, non certo per fare cassetto». Ora il velox è tornato operativo, con buona pace di chi elogiava i vandali che danneggiano le strumentazioni pubbliche. L'unica soluzione resta la prudenza. In questo modo si evitano le sanzioni, e i pericoli.