L’intelligenza artificiale per la gestione della rete del gas a Mantova

Presentato il progetto Giant utilizzato da Sei del Gruppo Tea. Le azioni predittive per non fare errori e doverli poi correggere
I relatori del convegno della Tea sulla intelligenza artificiale
I relatori del convegno della Tea sulla intelligenza artificiale
I relatori del convegno della Tea sulla intelligenza artificiale
I relatori del convegno della Tea sulla intelligenza artificiale

Si chiama Giant e la sua grandezza sta nel riuscire a mettere in atto azioni predittive, oltre che correttive, rispetto al sistema di gestione della rete gas mantovana di Sei Gruppo Tea.

Una peculiarità non banale, resa possibile proprio grazie all’utilizzo della intelligenza artificiale, che va a favore della sicurezza dei cittadini e dell’ottimizzazione delle risorse, in grado anche di generare un risparmio e un minore inquinamento.

Sono queste le caratteristiche del progetto Giant utilizzato da Sei e presentato il 17 aprile nel corso del convegno “La forma del futuro”, organizzato da Tea e Ammagamma al Teatro Bibiena.

L’innovazione

Giant rappresenta un esempio concreto e innovativo di applicazione della intelligenza artificiale. «L’utilizzo della intelligenza artificiale – ha spiegato Alessandra Bruni di Automa, che ha presentato il progetto con Massimiliano Fontanesi di Sei e Christian Bassi del gruppo Tea – ci ha permesso di fare un passo in più. Sfruttando i dati raccolti in questi anni, abbiamo addestrato le reti neurali al fine di intraprendere in forma automatica azioni non più correttive, ma predittive. Considerati tempi di latenza del settore, infatti, le azioni correttive non bastano più».

Il dibattito

Nella prima parte del convegno, dopo i saluti istituzionali, Marco Magnani, economista e docente di International Economics, e Marko Bertogna, professore ordinario di UniMoRe, amministratore e fondatore della spinoff HiPerT, hanno dato vita a un dibattito sull'intelligenza artificiale approfondendo aspetti tecnici, etici, economici, giuridici e politici.

«Rispetto a quella industriale e a quella tecnologica,  la rivoluzione della intelligenza artificiale porta con sé elementi più complessi – ha detto Magnani – Dal punto di vista etico sarà importante capire l’utilizzo che si farà di questa innovazione, mentre giuridicamente si fa avanti il tema delle responsabilità, ossia chi è responsabile di quel che farà la macchina? L’aspetto economico e sociale vede un’inversione di tendenza rispetto al passato. Con l’Intelligenza artificiale potrebbe essere messa in discussione la centralità del lavoro, e questo è un problema serio».

Secondo Bertogna «sarà importante capire cosa rimarrà di questa rivoluzione per poi applicarlo nell’industria e nell’agricoltura». 

Emanuele Salvato

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