In manette bandito della Bassa. Deve scontare otto anni in cella

Arrestato su ordine di carcerazione il componente di una gang di rapinatori. Tre anni di assalti in banca tra Ostiglia, Schivenoglia, Rovigo e Reggio Emilia

SAN BENEDETTO. Tre anni di assalti in banca, buona parte dei quali commessi in estate, tra giugno e settembre. La mente e le braccia della gang che si muoveva tra le province di Mantova, Rovigo e Reggio Emilia erano insediate nella Bassa, tra Poggio Rusco, Sustinente, Ostiglia, Revere e San Benedetto Po. Ed è proprio a San Benedetto che i carabinieri, giovedì scorso, hanno arrestato uno dei componenti della banda. Vito Ruggirello, 47 anni, nato a Erice, in provincia di Trapani, e da molti anni residente nel Mantovano, è stato raggiunto a casa dai militari  e accompagnato in carcere. Su di lui dal primo ottobre 2018 pendeva un ordine di carcerazione del tribunale di Rovigo. L’ultimo atto di un lungo iter processuale che lo ha visto imputato di rapina, lesioni personali, sequestro di persona e falso.

L’arrestato è stato accompagnato nella casa circondariale di Mantova. Deve scontare una pena di quasi otto anni (sette anni e dieci mesi di reclusione, per la precisione) «per reati commessi – spiega una nota del comando provinciale dei carabinieri – nelle province di Mantova, Rovigo e Reggio Emilia tra gli anni 2007 e 2009». Ma altre sentenze potrebbero raggiungerlo in carcere: sarebbe accusato di altri colpi.

Sono sette le rapine in banca addebitate al gruppo di rapinatori di cui Ruggirello avrebbe fatto parte in anni più recenti. A metterle a segno, con un bottino di quasi 300mila euro, una banda formata da cinque persone, tutte arrestate nell’ottobre di tre anni fa. A inguaiare Ruggirello era stato un imprevisto: nel corso di una rapina si era ferito con il taglierino che utilizzava come arma: da una goccia di sangue i carabinieri sono risaliti al suo Dna. —

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