I candidati mantovani di Fratelli d’Italia sperano nell’assessorato in Regione

Il sottosegretario Frassinetti: «Saremo il motore della giunta. Prioritario avere edifici scolastici sicuri». Beduschi, Bulbarelli, Gozzi e Carreri: «Mantova non può essere trascurata da Milano»

«Sono elezioni importanti, possiamo avere un assessore regionale. Potremo chiudere il cerchio con la presenza di due parlamentari, di amministratori in Provincia e un governo regionale con Fratelli d’Italia primo partito».

È questo il leit motiv della campagna elettorale mantovana di Fratelli d’Italia. Lo è stato anche il 20 gennaio nel corso della presentazione dei quattro candidati – Alessandro Beduschi, Paola Bulbarelli, Pietrangelo Gozzi e Paola Carreri – nella sede del comitato elettorale di corso Vittorio Emanuele, alla presenza del sottosegretario all’istruzione Paola Frassinetti.

Proprio Frassinetti, che ha iniziato il pomeriggio mantovano nella sede di Forma, il centro di formazione professionale regionale di via Gandolfo, ha sottolineato l’importanza politica, per il partito della premier Giorgia Meloni, delle elezioni lombarde e del Lazio.

«È il primo banco di prova per noi – ha detto – credo che in Lombardia, nelle valli e nelle provincie, non si voglia diventare come Milano, dove l’amministrazione Sala porta avanti politiche radical chic lontane dai reali problemi dei cittadini. Andare a votare per la Regione è importante, ci sono temi molto vicini alla vita di tutti che entrano in gioco, come la sanità, l’istruzione e l’economia, a partire dall’agricoltura».

Frassinetti è intervenuta anche sul tema dell’edilizia scolastica. «Siamo partiti con finanziamenti per due miliardi e mezzo – osserva – è vero che le nostre scuole vanno modernizzate in senso digitale, ma la priorità oggi è renderle sicure, a partire da quelle in zona sismica».

Per l’occasione, sono venuti alla presentazione dei candidati i due parlamentari Carlo Maccari e Paola Mancini, i sindaci di Solferino, Roverbella, Borgo Virgilio e Serravalle a Po. Il sottosegretario non ha fatto eufemismi sull’obiettivo di divenire il motore principale della prossima giunta lombarda: «Non siamo più il partito del 4.6%, oggi siamo il primo partito nazionale e questo avrà un peso nella formazione della giunta Fontana».

Tema ribadito da Beduschi e Bulbarelli (i due maggiori indiziati al ruolo di possibile futuro assessore, in caso di vittoria). Entrambi, come i loro colleghi Gozzi (viadanese) e Carreri (ostigliese), hanno riconosciuto che il Mantovano è stato trascurato da una Regione che «ha il cuore milanese».

Secondo Beduschi «un po’ ha contribuito la tendenza di Mantova all’autoisolamento, ma ora dobbiamo portare a Milano proposte concrete e senza perder tempo con polemiche locali. Penso a infrastrutture come la Mantova-Cremona, ma anche alla scuola, alla sanità e all’agricoltura d’eccellenza». Bulbarelli ha posto grande attenzione «al settore delle case popolari, che rappresentano un bisogno primario, e a quello delle pari opportunità».

Gozzi e Carreri hanno osservato che se «Mantova è periferia, i territori che rappresentiamo sono la periferia della periferia».

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