Gli 80 anni di Coldiretti: la battaglia continua anche da Mantova

di Camilla Sorregotti
L’associazione tra storia e nuove sfide per la tutela del made in Italy e contro i danni della fauna selvatica

«Ottant’anni fa il nostro fondatore Paolo Bonomi ha voluto dare dignità ai contadini in un periodo di grande difficoltà. Oggi continuiamo a difendere gli interessi degli agricoltori e degli allevatori». Sono le parole che Giorgio Apostoli, responsabile nazionale del settore zootecnico di Coldiretti, ha rivolto ieri agli associati della federazione provinciale in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Coldiretti. Per l’evento al PalaUnical, insieme ad Apostoli, erano presenti il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, e la direttrice Erminia Comencini.

Le battaglie di Coldiretti

I temi toccati durante l’assemblea sono stati tanti: dai momenti più importanti della storia di Coldiretti ad argomenti di attualità, come la petizione per chiedere una legge europea che garantisca la trasparenza sulle etichette degli alimenti e l’emergenza nazionale della fauna selvatica incontrollata. Coldiretti vorrebbe arrivare a un milione di firme per abolire il codice doganale che definisce italiani quei prodotti che in realtà arrivano dall’estero e in Italia subiscono l’ultimo stadio di lavorazione. Secondo l’associazione degli agricoltori, solo i prodotti coltivati o allevati e poi lavorati in Italia possono definirsi italiani. Per protestare contro i falsi prodotti made in Italy gli agricoltori si erano riuniti l’otto e il nove aprile al Brennero per verificare, con le forze dell’ordine, il contenuto dei Tir merci in arrivo dall’estero. «Dobbiamo difendere un settore che vale venti miliardi – ha detto il presidente Mantovani – portando avanti battaglie come questa sull’etichettatura. Dobbiamo difendere l’agricoltura tradizionale, senza però chiuderci all’innovazione».

Altro argomento al centro dell’evento è stato lo stop alla fauna selvatica incontrollata. Cinghiali, volpi, lepri sono solo alcuni degli animali che stanno distruggendo il lavoro degli agricoltori e degli allevatori per i quali Coldiretti chiede maggiori tutele. «Come sindacato abbiamo fatto abbastanza – ha sottolineato Mantovani – ora chiediamo che si legiferi, che le regioni attuino il piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica».

Ottant'anni di storia

L’assemblea per l’ottantesimo anniversario è stata inoltre un’occasione per ricordare alcuni dei momenti più significativi della storia di Coldiretti, a partire dalla sua nascita nel 1944 grazie a Paolo Bonomi che ne fu presidente fino al 1980, per poi passare agli anni Settanta con la grande riforma fiscale e arrivare agli anni Duemila con la legge di orientamento e la prima legge sull’identificazione dei prodotti.

«Come dimenticare poi il periodo della mucca pazza – ha sottolineato la direttrice Comencini – da figlia di allevatori ricordo che in quegli anni si parlava solo di quello. I cittadini avevano perso la fiducia in noi. Il nostro settore doveva riabilitarsi agli occhi della società ed è stata Coldiretti a prendere in mano la situazione ideando la carta di identità dei bovini».

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