Fatte brillare in una cava di Medole le bombe ritrovate a Marcaria

Le operazioni sono iniziate con il trasporto dei due ordigni lanciati dall’esercito americano durante la Seconda guerra mondiale

Sono state fatte brillare nel pomeriggio di domenica 24 marzo, in un cava di Medole, le due bombe ritrovate tra Bozzolo e Marcaria durante i lavori del raddoppio ferroviario.

Le operazioni sono iniziate nella mattinata, quando alle 7.30 sono arrivati a Bozzolo alcuni artificieri della Caserma Col di Lana di Cremona, accolti dal tecnico della Bozzoliana Paolo Tosoratti. Il gruppo ha raggiunto subito il luogo del ritrovamento delle bombe e alle 8 sono cominciate le operazioni di chiusura delle strade, in particolare della trafficata strada statale 10, nel tratto Bozzolo-Marcaria.

Proprio mentre il sindaco Giuseppe Torchio con carabinieri, protezione civile e polizia locale stava chiudendo l’incrocio di Tezzoglio con la Statale, è transitato il camion della Col di Lana con grosse casse di ferro dove sono state depositate più tardi le bombe per il brillamento a Medole.

L'esplosione: fatte brillare in una cava le bombe trovate a Marcaria

Sul posto è transitata anche l’ambulanza militare che ha raggiunto il luogo del ritrovamento e, più tardi, sono arrivate alcune pattuglie della polizia stradale per la scorta verso Medole.

Sull’incrocio Torchio ha portato un cartello di pericolo in legno con disegnata una bomba. Era già stato utilizzato per segnalare il pericolo di bombe inesplose vicino alla ferrovia alla fine della 2° guerra mondiale. Tanti gli automobilisti che non avevano notato le numerose indicazioni di variazione della viabilità per Mantova e che, comunque, hanno accolto senza batter ciglio le istruzioni dei carabinieri di Bozzolo di prendere il vecchio percorso della statale 10 attraversando San Martino e Marcaria.

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