Erba medica e prati stabili: «Finora stagione positiva nel Mantovano»

La Coldiretti calcola che sono quasi cinquantamila gli ettari dedicati in tutta la provincia

Andamento positivo per la stagione della medica e dei prati stabili, alimenti essenziali per la zootecnia, in particolare per quelle aree di produzione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, che prevedono in base ai disciplinari che una quota di foraggio provenga dal territorio. È quanto rileva Coldiretti Mantova alla vigilia della campagna di sfalci 2024, che inizierà verosimilmente a fine mese.

I calcoli di Coldiretti

Complessivamente, calcola Coldiretti, in provincia sono quasi 50mila gli ettari dedicati a medica, erbai monofiti e polifiti, miscugli, graminacee e cereali da foraggio. Le foraggere, d’altronde, nella razione alimentare destinata alle bovine da latte ha un peso rilevante e incide dal 20-25% fino al 60% e oltre nell’area di produzione di latte per la trasformazione in Parmigiano.

«La stagione ha avuto finora un’evoluzione mediamente positiva, senza problemi di siccità, anche se l’esplosione del caldo nei giorni scorsi e il crollo delle temperature successivo potrebbe in parte rallentare la maturazione degli erbai in campo», dice Fabio Mantovani, presidente di Coldiretti e allevatore a Goito, nel cuore del territorio dei Prati stabili.

I foraggi

Anche il mercato dei foraggi, «sta riflettendo sui listini i segnali di una stagione per ora senza scosse e con scambi rallentati per le scorte dello scorso anno ancora disponibili», prosegue Mantovani.

Le quotazioni medie del fieno maggengo pressato nella prima parte di aprile si attestano sui 141 euro alla tonnellata, mentre lo scorso anno i listini sfioravano cifre record, nell’ordine dei 281 euro alla tonnellata; la medica pressata, che oggi tocca i 162 di media, nell’aprile 2023 era a 342; per la medica disidratata in balloni, invece, gli attuali 298 di queste ultime due settimane sono inferiori all’aprile dello scorso anno.

Lo sviluppo dell’erba medica presenta un andamento per ora regolare anche nel comprensorio del Parmigiano Reggiano. «Qualche area ha registrato attacchi da parte degli acari e quindi dovrà fare i conti con una proteina più bassa nel fieno, ma si ratta per ora di qualche caso», dice Simone Minelli, allevatore di Motteggiana.

Fra gli agricoltori c’è anche chi ha anticipato la raccolta per svuotare le vasche dei liquami sui terreni appena sfalciati o per arginare la diffusione di acari senza ricorrere ai mezzi tecnici. L’andamento stagionale non è univoco su tutto il territorio provinciale. Claudio Grazioli, allevatore di Canneto sull’Oglio, dice che «ad oggi gli orzi da foraggio e gli erbai sono indietro, si comincerà a raccogliere ai primi di maggio».

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