Verso le Europee

Elezioni a Mantova, calano i seggi nelle scuole: ma il voto anticipa le vacanze

di Sandro Mortari
Il ministero dell’Interno ha dato l’indicazione alla prefettura di ridurre il più possibile l’uso di aule, privilegiando palestre, sale civiche e centri polivalenti, per non intralciare le lezioni. In città i lavori per le urne cominceranno giovedì 6 giugno

La macchina elettorale per le Europee e le Amministrative (nei 38 Comuni dove si voterà) si è messa in moto. Il primo step, dopo l’indizione dei comizi elettorali e il deposito delle liste, riguarda la conta di quanti avranno il diritto di partecipare alle consultazioni. Due sono quelle previste per legge. La prima è stata fatta ieri, allo scadere del quarantacinquesimo giorno dalle elezioni in programma l’8 e il 9 giugno (ma solo per le Europee), la seconda avverrà quindici giorni prima del voto (anche per le Comunali). Intanto, ci si concentra sull’allestimento dei seggi nelle scuole, non prima di aver nominati scrutatori e presidenti. Per i primi provvederà la commissione elettorale comunale, composta dal sindaco e da tre consiglieri, tra il 14 e il 18 maggio, per i secondi la Corte d’appello di Brescia.

Allestimento seggi

I lavori di allestimento dei seggi dovrebbero cominciare giovedì 6 giugno, probabilmente nel pomeriggio per ridurre al minimo la perdita di ore di lezione, e terminare venerdì, il giorno prima dell’apertura dei seggi. Che in tutta la provincia saranno 376, di cui 46 in città. La conclusione dell’anno scolastico sarà l’8 giugno: per le scuole che ospiteranno le urne potrebbero finire tre giorni prima, ma al momento su questo punto non vi è alcuna certezza. L’allestimento dei seggi sarà il passaggio burocratico-artigianale che introduce a quello politico del voto. Gli edifici interessati saranno 174, tra scuole, centri polivalenti, sale civiche e palestre, tutti inseriti nel piano di sorveglianza predisposto dalla questura. Da qualche anno l’input del ministero dell’interno alle varie prefetture d’Italia è quello di ridurre l’utilizzo di edifici scolastici in modo da interrompere il meno possibile le lezioni, privilegiando altre sedi. La prefettura di Mantova si è data da fare su questo versante e alcune scuole sono già state “liberate“.

Gli elettori per le Europee

Gli elettori per le Europee saranno 332.189, con le donne che sopravanzano nettamente gli uomini (169.040 contro 163.149). Il dato, però, è ancora provvisorio e soggetto a tutte le verifiche del caso da parte della prefettura. Gli aventi diritto in città saranno 38.289, di cui 20.316 donne e 17.973 maschi (anche in questo caso si tratta di dati provvisori visto che i definitivi si avranno soltanto 15 giorni prima del voto). In città i 46 seggi saranno distribuiti tra una scuola superiore (l’istituto professionale Bonomi-Mazzolari di via Amadei), sette scuole elementari e tre medie e un’ex scuola elementare; seggi speciali sono previsti all’ospedale Poma, nelle case di riposo, nel carcere, e nelle strutture per disabili.

Seggi nel container

Per gli elettori di Lunetta abituati a votare nei seggi 17, 30, 31 e 45 allestiti nella scuola elementare Allende, si prevede un cambio di sede. In seguito ai lavori di ristrutturazione del plesso scolastico i seggi saranno spostati nel vicino container utilizzato attualmente come aula scolastica.

Urne aperte sabato e domenica

Cambiano i giorni dedicati alla votazione. I seggi apriranno sabato 8 giugno alle 15 e chiuderanno alle 23; domenica 9 si voterà dalle 7 alle 23. Per esprimere il voto per le Europee basterà tracciare un segno su uno dei simboli stampati sulla scheda. Si potrà anche esprimere sino ad un massimo di tre preferenze, tenendo presente che dovranno essere rappresentati tutti i generi: ciò significa che se si scelgono due preferenze una dovrà essere attribuita ad un candidato e un’altra ad una candidata; con tre preferenze almeno una deve essere di genere diverso. Gli europarlamentari da eleggere nella circoscrizione nord ovest, che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, sono venti: a concorrere alla ripartizione dei seggi con il sistema proporzionale saranno le liste che, tra le undici in corsa (salvo riammissioni dell’ultima ora), supereranno la soglia del 4%.

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