Tre mantovani in corsa per le elezioni europee, e due restano in attesa

di Sandro Mortari
Bonetti, Innisi e Ganelli candidati con Azione, Avs e Lega Alternativa: per ora fuori due castiglionesi

Sono tre i candidati mantovani in corsa alle prossime elezioni europee. E tutti in liste diverse. Altri due probabilmente non ce la faranno. Il nome più noto degli aspiranti europarlamentari è quello dell’ex ministro per la famiglia nei governi Renzi e Draghi, Elena Bonetti, ora in corsa con Azione di Calenda.

Elena Bonetti
Elena Bonetti

L’ex ministro, originaria di Asola, sarà la capolista della lista nel nord ovest: nelle altre il capolista è Calenda, che in quella del nord ovest si è collocato all’ultimo posto. Un chiaro segnale del fatto che il leader di Azione punta molto sull’ex ministro.

Erika Innisi
Erika Innisi

Nella lista Alleanza Verdi-Sinistra figura Erica Innisi, 28 anni di Quistello, impiegata comunale ad Ostiglia. La giovane fa parte dell’esecutivo dei giovani europeisti ed è un’attivista di Fridays for future di Mantova. Sinistra italiana avrebbe dovuto presentare Moreno Dorini, ex direttore del Parco del Mincio ma, all’ultimo momento, la sua candidatura è sfumata.

<p>Dino Ganelli</p> [Missing Credit]

Altro mantovano in corsa è Dino Ganelli, in lista con la Lega di Salvini. Ganelli è un imprenditore, consigliere comunale a Castiglione delle Stiviere e militante del Carroccio da un paio d’anni. Va detto che questo era l’unico nome indicato dalla segreteria provinciale al consiglio federale, a cui è toccata l’ultima parola sulla candidatura.

Per ora esclusi

In corsa per un seggio a Bruxelles ci sono altri due castiglionesi: l’assessore alle attività produttive Giovanni Grasso e Fiorella Bendinelli, entrambi nella lista Alternativa popolare, per il momento esclusa dalla corte d’appello di Milano: «Siamo ancora sub judice» tiene a precisare Grasso. Sia lui che Bendinelli fanno parte della lista civica che a Castiglione appoggia il sindaco Volpi. Gli altri partiti mantovani che non hanno presentato propri candidati punteranno tutto sui nomi indicati dalle rispettive segreterie regionali o nazionali. Tra premier, ministri, leader di partito e personalità varie non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Come si vota

Il sistema in vigore è proporzionale. Basta, dunque, fare un segno sul simbolo prescelto sulla scheda. Si possono dare fino a tre preferenze, a patto che almeno una sia di genere diverso rispetto alle altre (con due preferenze, una va ad un uomo e una ad una donna). Nella circoscrizione nord ovest si devono eleggere 20 europarlamentari; una lista, per concorrere alla spartizione dei seggi, deve raggiungere almeno il 4% dei voti. Si voterà dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9

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