Discarica di amianto tra Valeggio e Marmirolo: presentazione del progetto tra le proteste

L’incontro pubblico rientra nelle procedure previste dall’iter autorizzativo. Il progetto dovrà poi essere vagliato dalla Regione

Sono stati accolti da un nutrito comitato di protesta in tuta bianca i rappresentanti della Progeco Ambiente che ieri, 18 marzo, hanno presentato, nell’aula magna dell'istituto comprensivo “Graziella Murari” a Valeggio, il progetto di discarica per l’amianto a Ca’ Balestra (nel comune di Valeggio sul Mincio, adiacente all'abitato di Quaderni di Villafranca e al confine con i territori di Marmirolo e Roverbella). Tanti gli slogan sulle lenzuola, che hanno reso palpabile la contrarietà delle due comunità - Quaderni e Valeggio - e dei relativi Comuni.

Presentazione come da procedura

La presentazione pubblica rientra nelle procedure previste dall’iter autorizzativo. Il progetto, per una discarica della capienza complessiva di 779 mila tonnellate di scarti edilizi contenenti cemento-amianto (e la durata di 8 anni e 8 mesi), sarà poi vagliato dalla Regione.

Alla presentazione, oltre all’ad della società, Giovanni Bonacina, erano presenti i progettisti dell’impianto e i tecnici che supportano la ditta, dall’ingegnere Remo Bordini all'architetto e ingegnere ambientale Marco Stevanin, dal biologo specializzato in igiene e sanità pubblica Fabrizio Bianchi, al fisico Giampiero Malvasi.

La relazione dei tecnici

I tecnici hanno illustrato gli accorgimenti che verranno adottati per ridurre al minimo i rischi connessi all’inalazione dell’amianto, smentendo quelli connessi all’ingestione e stimando che non vi sia una compromissione della falda acquifera.

I loro interventi non hanno però convinto il folto pubblico presente che ha messo in dubbio, sulla scorta di quanto già successo con la vicina discarica di Ca’ Baldassarre (Rifiuti solidi urbani), i modelli matematici, chiedendo che la discarica venga realizzata in zone argillose del Veneto e non nella zona di ricarica agli acquiferi.

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