Di corsa sul ponte della Gloria di Goito per i Bersaglieri

Anche i giovani del Consiglio dei ragazzi con le autorità per ricordare i 176 anni del battesimo del fuoco della specialità
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Si è conclusa domenica 7 aprile a Goito la “due giorni” di festa in occasione dell’anniversario del battesimo del fuoco dei Bersaglieri, che combatterono nel 1848 la battaglia sul Ponte della Gloria.

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A 176 anni di distanza, l’occasione è diventata un raduno per tutti i bersaglieri ed ex del Nord Italia: lo sottolinea il sindaco, Pietro Chiaventi, soddisfatto come amministratore, ma anche come cittadino, per il fatto di rappresentare un punto di riferimento: «È arrivata gente anche da fuori regione - segnala il primo cittadino - per correre al nostro fianco sul ponte della battaglia». La tradizione, infatti, vuole che il passaggio sul Mincio avvenga al passo dei bersaglieri, vale a dire di corsa.

Di corsa sul ponte

E a correre sono stati un po’ tutti, a partire dalle autorità: nelle varie fasi della “due giorni” sono passati da Goito rappresentanze degli enti locali (il presidente della Provincia, Carlo Bottani, e tanti sindaci), delle forze dell’ordine (con il questore Giannina Roatta, carabinieri, Guardia di Finanza, Forestali, il vice prefetto Aurora Esposito), oltre a parlamentari e consiglieri regionali, da Carlo Maccari ad Antonella Forattini, fino a Paola Bulbarelli.

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Non mancavano le associazioni d’arma, a partire proprio dai Bersaglieri, la cui associazione nazionale era rappresentata dal presidente, generale Ottavio Renzi, un modo significativo per celebrare il centenario della creazione dell’associazione stessa.

Una presenza assai significativa, inoltre, è stata quella dei giovani del consiglio comunale dei ragazzi. «Erano al nostro fianco - conferma Chiaventi - a partire dalla sindaca, Giorgia Bussacchetti. Non parlerei di un passaggio generazionale, ma credo che possa diventare una sana abitudine per i nostri ragazzi la condivisione delle nostre tradizioni e dei nostri ideali».

Le celebrazioni erano iniziate sabato alle 18 con una messa, seguita in piazza Gramsci dall’arrivo del medagliere e dall’esibizione della fanfara Mario Cardone di Mantova. Domenica, invece, dopo il raduno alle 9, l’alzabandiera alle 10 e, alle 11, lo sfilamento verso il ponte della Gloria; chiusura alle 16 con l’ammainabandiera.

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