Dalla terra al piatto: il pane agricolo dell’Ortoforno di Sustinente

L’idea dei fratelli Emiliano e Michele Bianchini, 27 e 22 anni: nell’azienda di famiglia si coltiva il grano tenero che serve per produrre il pane nel forno gestito da Michele

Dalla terra tra il Mincio e il Po al forno di famiglia. Grazie all’idea coraggiosa di due fratelli, Emiliano e Michele Bianchini, 27 e 22 anni, che sono tornati alla campagna. La storia dell’Ortoforno del contadino nasce a Sustinente: qui, nei campi attorno al quartier generale dell’azienda, cresce il grano tenero per produrre il pane agricolo. E poi i grissini, le schiacciatine, le torte e i biscotti: impastati e cotti da Michele, che ha rilevato un panificio a Casale di Roncoferraro, e venduti, direttamente, oltre che a Casale, anche in due botteghe a Porto Mantovano e in città (in Valletta Valsecchi).

Ritorno alla terra

«Mio padre, mio zio e la nonna hanno ereditato dai loro avi l’azienda agricola – racconta Emiliano – il nonno aveva le vacche da latte ma dopo la crisi delle quote latte ha deciso di chiudere la stalla». Dopo la morte del nonno, nel 2001, per qualche anno nessuno si è più occupato dei campi. Poi, pian piano, l’azienda è stata ricostruita, sono state acquistate macchine e attrezzature. «Non era rimasto nulla: c’erano solo la terra e il rudere della stalla, che è stata riconvertita in officina meccanica». Per primi, nel 2011, sono stati seminati i meloni, ma nel tempo si sono aggiunte le serre di angurie e di ortaggi, quasi un ettaro di produzione. Il primo tentativo di vendita diretta nel 2012, con un piccolo spazio all’aperto, un casottino, nella frazione di Cà Vecchia. «Tutto il paese, trecento persone, veniva a fare la spesa da noi, come si faceva una volta».

Gli studi e l’idea

Nel frattempo i due fratelli sono cresciuti. Emiliano nel 2105 si è diplomato allo Strozzi e si è iscritto alla facoltà di economia. Dopo la laurea, nel 2021, ha aperto la partita Iva agricola e ha cominciato a vendere la frutta e la verdura di sua produzione in un negozietto di 60 metri quadrati a Porto Mantovano. Il passo successivo nel 2018, quando Michele, dopo il diploma in agraria, ha rilevato una panificio di Casale che stava per chiudere.

L’Ortoforno

L’azienda agricola “Ortoforno del contadino” adesso si estende su 8 ettari, destinati in gran parte alla coltivazione del grano tenero per i prodotti da forno. In un anno sono 160 i quintali di grano di Sustinente utilizzato per il pane agricolo: il panificio di Michele ne sforna 50 chili al giorno. Quantità che si sommano a quelle degli altri prodotti realizzati con le farine acquistate altrove. «Ma coltiviamo anche frutta e verdura con cui riforniamo i nostri negozi, nel frattempo diventati piccole botteghe di alimentari che portano anche la spesa a domicilio - continua Emiliano - e facciamo meloni, zucche, pomodori da industria, mais e soia destinati, invece, al mercato».

Un segnale di fiducia

«Quella di Emiliano e Michele è un’avventura innovativa, che dimostra come sia possibile fare agricoltura ad alto valore aggiunto senza grandi estensioni – dice il presidente di Coldiretti, Fabio Mantovani - è un segnale di fiducia nel futuro anche per le altre trecento imprese agricole mantovane condotte da giovani sotto i 35 anni».

Sabrina Pinardi

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