Contro la solitudine nasce nel Mantovano un progetto che guarda ai giovani

Comunità inter-dipendenti è promosso dal terzo settore. Ci saranno sostegno alle famiglie e promozione di laboratori

In un mondo che genera progressivamente solitudine, anche soprattutto nelle giovani generazioni, i Comuni di Commessaggio, Gazzuolo e Sabbioneta hanno deciso di unire le forze con l’Azienda speciale consortile Oglio-Po e con alcune associazioni di promozione sociale per cercare di costruire un senso di comunità sul territorio e contrastare le spinte che tendono a isolare sempre più gli individui. Tra le iniziative in arrivo, l’apertura continuativa degli oratori.

Il progetto “Comunità inter-dipendenti” è stato costruito e promosso proprio dal terzo settore: il centro di consulenza famigliare Ucipem di Viadana, la Fondazione Arca di Marcaria e l’associazione ForMattArt di Casalmaggiore. L’idea è stata poi candidata al bando “Assistenza sociale 2023” di Fondazione Comunità Mantovana, la quale ha deciso di sostenere la strategia e le azioni proposte, che andranno peraltro a inserirsi in una rete di processi già attivi.

La cornice di riferimento è data dall’iniziativa “Non solo parole”: avviato già da mesi, tale progetto ha puntato ad ascoltare la voce dei cittadini e delle associazioni, per raccogliere i bisogni della popolazione, stimolare le risposte “dal basso” e costruire una rete di relazione e collaborazioni al fine di fornire risposte e opportunità.

Anche il progetto “Comunità inter-dipendenti” nasce dal basso, essendo frutto di incontri, elaborazione e valutazioni condotte in seno al gruppo-guida del micro-territorio Commessaggio-Gazzuolo-Sabbioneta. Agli incontri avevano partecipato genitori, volontari, parrocchiani, membri di associazioni e istituzioni, semplici cittadini. Le risorse ora disponibili saranno destinate al sostegno e all’accompagnamento delle famiglie e alla promozione di laboratori per ragazzi e nelle scuole.

Parte dei laboratori si terranno nella biblioteca di Gazzuolo e in altri luoghi rappresentativi della comunità, come ad esempio gli oratori di Sabbioneta, Commessaggio e Belforte. Ciò sarà possibile anche grazie alla disponibilità di un “coraggioso” gruppo di genitori, che ha deciso di scendere in campo in prima persona per mantenere aperti spazi e luoghi di ritrovo per i propri figli. La popolazione (cittadini, associazioni, aziende) può sostenere il progetto anche economicamente: quante più offerte si riceveranno, tante più attività potranno essere garantite ai ragazzi. Gli eventuali contributi vanno indirizzati alla Fondazione Comunità tramite l’Iban IT46Y0306909606100000017731 (banca Intesa Sanpaolo), specificando la causale “Ccf Ucipem – Comunità inter-dipendenti”.

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