A Mantova nuovo studio per eliminare gli odori, accordo tra Cartiera e Comune

di Emanuele Salvato
Durerà 18 mesi il monitoraggio del Politecnico sulle emissioni del depuratore per stabilire quali interventi servono

La campagna di monitoraggio odori effettuata nell'estate 2023 con gli strumenti noti come “nasi elettronici" dal Laboratorio Olfattimetrico G.Natta del Politecnico di Milano, finanziata dal Comune, ha non solo confermato la presenza di cattivi odori a Cittadella e a Colle Aperto: ha consentito di circoscrivere la zona di provenienza ovvero il depuratore della Cartiera. I risultati sono stati presentati ieri sera nella sede del Parco del Mincio nel corso di un'assemblea pubblica alla presenza dell'assessore all'ambiente Andrea Murari, e di Laura Capelli del Politecnico.

I risultati del monitoraggio

«Si tratta – ha spiegato Laura Capelli – di un risultato molto importante: considerato che nella cartiera ci sono circa 60 fonti odorigene, sapere dove concentrare l’attenzione e gli interventi è fondamentale per migliorare la situazione». Oltretutto «lavorare sul sistema di depurazione – ha aggiunto Murari – è meno complesso rispetto a dover agire sulle fumane, le emissioni dei camini».

Nel corso dell'incontro si è entrati nel dettaglio dello studio che ha rilevato la presenza di cattivo odore per il 15,8% del tempo totale monitorato a Cittadella e per il 7% di quello monitorato a Colle Aperto. Sempre grazie all'utilizzo dei nasi elettronici dagli studiosi si è potuto rilevare che gli odori percepiti sono associati a fonti interne alla cartiera: per il 15% del tempo questi sono associati alla classe olfattiva “depuratore”, mentre per lo 0,8% del tempo sono associati alla fonte “fumane”. Esclusa, invece, qualsiasi relazione con l'impianto di sollevamento fognario.

Ora accordo con la Cartiera

Considerato l'esito dello studio, Cartiera ed enti sono stati concordi nel decidere di commissionare sempre al Politecnico una ulteriore fase di monitoraggio sul sistema di depurazione in modo da individuare quali interventi strutturali sia necessario mettere in atto per contenere le emissioni. In tal senso è stato predisposto un accordo operativo per condividere le modalità tecniche del monitoraggio e la trasparenza dei risultati. A sobbarcarsi i costi del nuovo studio concentrato sul depuratore sarà la Cartiera stessa che al tavolo riferirà gli esiti e li condividerà. «Lo studio durerà 18 mesi – ha aggiunto Capelli – e il fatto che la Cartiera abbia deciso di accettare i nostri risultati affidandoci, e pagando, anche la seconda fase di studio è un risultato importantissimo, impensabile fino a qualche tempo fa».

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