Si chiama ZeroZeroSette aka James Bond, ed è un cane di razza dutch schapendoes che quest’anno ha ottenuto il titolo di World winner 2024 al World dog show di Zagabria. Il campione proviene da Monzambano, dove l’allevamento “Des uns et des autres”, il primo in Italia, ha introdotto i primi esemplari di schapendoes nel nostro paese.
L’allevamento
È stato nel lontano 1986, quando Annamaria Saggiorato, proprietaria dell’allevamento dei cane da pastore di Brie, ha partecipato a un’esposizione mondiale a Bruxelles, durante la quale ha avuto un colpo di fulmine per un esemplare di razza olandese, che, un tempo, era considerato un compagno indispensabile per i pastori. Il potere di quell’incontro si è rivelato così forte che, grazie all’allevatrice, nel 1993, per la prima volta una coppia di Schapendoes ha messo zampa sul suolo italiano. Sono cani socievoli e giocosi, dotati di un’intelligenza vivace, mai dominanti o territoriali. Sempre allegri, pieni di energia e particolarmente adatti alle attività di agility.
Pochi esemplari
Lo Schapendoes è ancora oggi considerato una razza rara. «Purtroppo in Italia manca ancora una cultura cinofila consolidata e non tutti sono disposti a mettersi in lista d’attesa per un cucciolo. Al contrario, Paesi come Slovenia, Austria, Svizzera, Francia e Germania hanno una maggiore consapevolezza sulle razze e attribuiscono grande importanza all’allevamento di provenienza dei cani» racconta Annamaria.
Nell’allevamento “Des uns et des autres”, oltre al rispetto degli standard morfologici della razza, si presta attenzione anche ai test genetici del Dna. Tra questi, ci sono test per l’atrofia progressiva della retina e gli esami di displasia dell’anca e del gomito, necessari per mettere in riproduzione soltanto gli esemplari sani.
Tanti premi
Nel corso degli anni, i cani dell’allevamento hanno accumulato titoli prestigiosi: due vincitori mondiali junior, tre vincitori mondiali veteran, tre vincitori mondiali, due vincitori europei junior e quattro vincitori europei. Tuttavia, come afferma Annamaria Saggiorato, non sono i titoli a rappresentare la vera soddisfazione: «Attribuisco molto più valore alle linee genetiche che promuovono la salute. Per me, il vero riconoscimento sta nel vedere le mie linee di sangue presenti in quasi tutti i pedigree europei».