Bombe di Marcaria: domenica 24 marzo il brillamento in tre fasi

Gli ordigni trovati durante i lavori del raddoppio. Evacuazioni, blocchi del traffico e divieto di sorvolo. La zona di rispetto nel raggio di 821 metri dagli ordigni. lo scoppio a Medole

Sono programmate per domenica 24 marzo le operazioni di recupero e brillamento delle due bombe recuperate a Marcaria nel corso degli scavi per il raddoppio ferroviario Mantova-Piadena. L’intervento si svolgerà in più fasi e comporterà evacuazioni, blocchi del traffico e divieto di sorvolo.

Vertice in prefettura

L’incontro di valutazione chiesto dal prefetto Gerlando Iorio si è svolto il 19 marzo per la pianificazione e l’organizzazione delle operazioni di disinnesco, recupero e distruzione dei due ordigni bellici. Hanno partecipato gli amministratori locali interessati, i vertici delle forze di Polizia, dei Vigili del fuoco, i rappresentanti di Provincia, Rfi, Anas, Croce rossa e i gestori dei servizi pubblici locali, oltre ai referenti del 10º Reggimento Genio Guastatori di Cremona competenti per le operazioni di neutralizzazione e brillamento. Il tutto è programmato nella giornata di domenica, per limitare i disagi alla popolazione e gli impatti sulla circolazione stradale, dal momento che saranno interessate porzioni della Statale 10 e della Provinciale 67.

Le varie fasi

Le attività si articoleranno in una prima fase, di circa 4 ore (8-12) per la messa in sicurezza dell’ordigno (despolettamento); in una seconda fase di spostamento del medesimo nel sito di brillamento, individuato nella cava Ca’ Fattori 3, in Comune di Medole, della durata di circa un’ora e mezza (12-13.30) e in una terza fase, del brillamento, di due ore circa (14-16).

L’Autorità militare ha fatto presente che dovrà essere disposta l’evacuazione nel raggio di 821 metri dal luogo di rinvenimento di ogni singolo ordigno, per quanto concerne la fase di despolettamento, mentre per la fase di distruzione degli ordigni il raggio di sicurezza è quantificato in 400 metri. La Prefettura chiederà ad Enac l’emissione dei divieti di sorvolo sulle aree interessate.

Il censimento

Su disposizione della Prefettura, i Comuni di Marcaria, Bozzolo e Acquanegra sul Chiese, interessati dal punto di vista territoriale, effettueranno un analitico censimento per individuare le esigenze connesse all’evacuazione della popolazione che abita nelle aree interessate – per la cui pianificazione saranno adottate ordinanze da parte dei sindaci - e le persone bisognevoli di assistenza, per l’approntamento dei servizi necessari nell’arco orario di svolgimento delle operazioni. Analogamente provvederà Medole.

Le forze di Polizia e la Provincia pianificheranno la deviazione della circolazione stradale per evitare che durante operazioni si verifichino indebiti ingressi nelle aree interdette. Seguirà nei prossimi giorni un’ulteriore riunione del tavolo per definire le varie iniziative da porre in essere per informare l’utenza.

Il prefetto ha disposto il sopralluogo tecnico su un ulteriore manufatto, rinvenuto sempre a Marcaria, per accertare se si tratti o meno di un altro ordigno inesploso.

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