Baby gang e caos a Mantova, in arrivo Daspo urbani

I protagonisti della baraonda di venerdì sono minorenni provenienti da famiglie difficili: scatterà il divieto nei luoghi sensibili

Un paio d’ore di caos, tra piazza Marconi, l’Esselunga e il Carrefour di corso della Libertà. I responsabili, un gruppo di giovanissimi identificati dagli agenti della polizia locale e risultati tutti minorenni, ora rischiano il Daspo urbano, ovvero il divieto di avvicinarsi alle aree considerate a rischio della città.

Le conseguenze

«Oggi ci siamo visti con la polizia locale, intervenuta subito, e la questura per fare il punto della situazione, che anche se non ha portato a effetti gravi, è da monitorare attentamente - spiega il prefetto Gerlando Iorio - il Daspo è una possibilità che stiamo valutando per i ragazzi coinvolti, da applicare immediatamente. Sarà il questore ad emetterlo, ma ci sono tutti i requisiti». Il prefetto ha poi annunciato che saranno intensificati i controlli sul territorio e che si cercherà di lavorare sulle famiglie dei minorenni, tutti provenienti da contesti considerati problematici. «Faremo anche un ulteriore passaggio con magistratura e procura minorile» conclude Iorio.

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Pomeriggio di scorribande

Tutto è accaduto nel giro di poche ore, venerdì pomeriggio. Prima una rissa in piazza Marconi, tra i tavolini di un bar. Poi danni e caos al supermercato Esselunga, dove il gruppo composto da una quindicina di ragazzi e ragazze quasi tutti minorenni e residenti a Mantova (tranne uno a Curtatone) ha portato il caos nel bar dopo che tra di loro si era accesa una lite: spintoni e tavolini e sedie buttati di qua e di là.

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Poi, intervenuta la sicurezza, il gruppo si è diretto al Carrefour, dove ha cercato di rubare alcolici e altri prodotti. Qui sono stati intercettati dalla polizia locale che ha fermato e identificato dieci di loro, per proseguire poi le indagini nelle ore successive. Gli investigatori della polizia locale starebbero già acquisendo le immagini delle telecamere pubbliche e private.

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Per due-tre ragazzini non si esclude che si proceda per rissa. Per gli altri ci sono ancora da valutare i filmati. Alcuni dei giovani sono noti alle forze di polizia e hanno alle spalle qualche segnalazione. Quasi tutti vengono da ambienti familiari disagiati.

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