Autobrennero chiusa da Carpi a Nogarole Rocca per tutta la mattina fino alle 14

La A22 è rimasta chiusa dalle 9.40 alle 14 per nebbia e incidenti. Traffico in tilt su Cisa e ponte di Ostiglia.
<p>Il casello di Mantova Nord chiuso il 16 febbraio (foto N. Saccani)</p>
<p>Il casello di Mantova Nord chiuso il 16 febbraio (foto N. Saccani)</p>
<p>Il casello di Mantova Nord chiuso il 16 febbraio (foto N. Saccani)</p>
<p>Il casello di Mantova Nord chiuso il 16 febbraio (foto N. Saccani)</p>

L’autostrada del Brennero A22 è rimasta chiusa dalle 9.40 circa di questa mattina (venerdì 16 febbraio) per tutto il tratto da Nogarole Rocca a Carpi, allo svincolo con la A1. Il tratto ha riaperto al traffico alle 14 in punto. Nei minuti successivi gli operatori di Autobrennero hanno provveduto via via a rimettere in funzione i vari caselli.

Tutti i caselli lungo questa porzione di autostrada sono stati, infatti, inaccessibili per quattro ore e mezza sia in direzione nord che in direzione sud, compresi Mantova Nord, Mantova Sud e Pegognaga

La ragione della chiusura è nella fitta nebbia che è calata in mattinata e che rende difficile la visibilità, unita poi al verificarsi di tre incidenti nel giro di pochi minuti, intorno alle 9 del mattino, proprio per la scarsa visibilità.

Nel giro di 15-20 minuti, infatti, si erano susseguiti tre diversi scontri, uno dei quali nel tratto tra le uscite di Mantova Nord e Mantova Sud.

La visibilità, in si aggirava intorno ai 60-70 metri. Quindi, la decisione di Autobrennero di chiudere l’autostrada per un tratto di 70 chilometri finché la densità della nebbia non sarebbe migliorata. La riapertura è avvenuta alle 14.

A22 chiusa per nebbia: la fila di camion tra Borgoforte e Suzzara

Strada Cisa bloccata

Nel frattempo auto e tir che dovevano imboccare la A22 sono stati costretti a deviare il tragitto, appesantendo le strade ordinarie e creando file di chilometri e ingorghi, soprattutto là dove le infrastrutture sono più problematiche.

Una delle situazioni più gravose è stata sulla strada Cisa a Cerese e Cappelletta, con traffico pesante e tanti camion in coda. Gli abitanti lamentano già quotidianamente di essere soffocati dal traffico pesante ogni giorno e i problemi di oggi hanno aggravato ulteriormente la situazione.

<p>Traffico sulla Cisa nella mattina del 16 febbraio</p>
<p>Traffico sulla Cisa nella mattina del 16 febbraio</p>

Code di 8 km tra Ostiglia e Revere

Altro punto nevralgico andato in tilt è quello del ponte tra Ostiglia e Revere, bloccato da code fino a 7-8 km per ore, che hanno di fatto isolato un’intera fetta di territorio del Basso Mantovano.

«Una situazione folle, per la seconda volta in 10 giorni dopo la chiusura dell’autostrada dell’altra settimana a causa di un incidente – è la denuncia del sindaco di Borgo Mantovano Alberto Borsari – Il ponte è stretto, due camion non ci passano, e così il traffico si è bloccato con code fino a 7 o 8 km. Non abbiamo mai visto una cosa del genere. Vogliamo lanciare un grido di dolore come territorio perché ogni volta che c’è un problema in autostrada noi veniamo isolati».

Da considerare anche il fatto che il traffico bloccato rende più difficile accedere anche all’unico ospedale in zona, quello di Pieve di Coriano. 

«Alternative oggi non ce ne sono – prosegue Borsari – La nostra richiesta è affrettare il più possibile la realizzazione del nuovo ponte tra Ostiglia e Revere e accelerare l’iter di quello di San Benedetto Po, altrimenti saremo sempre ostaggio ogni volta che ci sarà un problema sull’Autobrennero, considerando poi il fatto che la viabilità è già molto difficile anche in giornate normali». 

Suggerimenti