Asolana, strada pericolosa, ma l’allargamento è lontano

Bocciato l’ordine del giorno di Carra in Regione
vin.brun@gmail.com
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Torna d’attualità la vicenda della Ss 343 Asolana, strada che collega il mantovano e il bresciano, una delle vie di comunicazioni più pericolose dell'Alto Mantovano sulla quale ha acceso di nuovo un faro Marco Carra, consigliere regionale Pd, che ha visto bocciare un ordine del giorno con cui, in sintesi, si sollecitavano lavori. Eppure per 3 anni, dal 2019 al 2022, la Ss 343 è stata al centro di un acceso dibattito a seguito di un filotto di incidenti, fra i quali uno mortale, che hanno caratterizzato la strada che collega Asola a Carpenedolo, ma in realtà è parte della direttrice Parma - Brescia (senza escludere Cremona).

Nel 2019, e a seguire nel 2020, il dibattito si era acceso sul fronte comunale, con l'amministrazione Busi che ricordava le promesse, a loro giudizio disattese, della Provincia a guida Morselli.

L'allora consigliera Zaltieri aveva ricordato, per contro, i progetti per allargare la strada, inserita però nell'elenco di quelle che sarebbero passate ad Anas. Il dibattito, una volta che la Sp 343 effettivamente passò ad Anas, nell'aprile 2021, vide coinvolti anche alcuni parlamentari, quali l'on. Andrea Dara, che ottenne da Anas, tramite l'allora ministro Enrico Giovannini, una risposta scritta a una sua interrogazione, con l'impegno ad asfaltare 5 km (lavori eseguiti), e a valutare altri interventi, fra cui il tanto richiesto allargamento, investimento stimato in 14 milioni di euro. Stesso impegno fu messo dall'ex deputato Matteo Colaninno di Italia Viva, che ad Asola illustrò lo stato dell'opera sulla 343, e sulla ferrovia Brescia-Parma, che tocca Asola. Anche sul fronte dei deputati bresciani, ci fu l'impegno, l'11 febbraio 2022 nelle sede del comune di Acquafredda (a metà strada fra Asola e Carpenedolo), di sollecitare fondi per allargare la strada, come richiesto, sempre in quell'occasione, dai sindaci di Asola, Casalmoro, Acquafredda. In quella sede i tre primi cittadini chiesero espressamente e con urgenza l'allargamento della strada. Ora si torna a parlare, ma la strada resta in condizioni precarie.

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