Amica Chips ritira lo spot con suore e patatine al posto delle ostie

L’azienda di Castiglione delle Stiviere: «Non avevamo alcuna intenzione di offendere le convinzioni morali, civili e religiose degli spettatori». Un sacerdote invita al boicottaggio

I cattolici che si sono sentiti offesi hanno vinto. Amica Chips, azienda castiglionese, ritirerà lo spot contestato. Come aveva chiesto il Popolo della famiglia, circolo di Mantova. In una nota Amica Chips spiega di non aver avuto alcuna volontà di «offendere le convinzioni morali, civili e religiose» degli spettatori.

L’azienda reagisce così alle polemiche sollevate dallo spot intitolato “Il divino quotidiano“, in cui una patatina viene somministrata al posto di un'ostia durante una funzione religiosa, sottolineando che la campagna, già bloccata dall'Istituto di autodisciplina pubblicitaria, non andrà più in onda.

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«Non crediamo sia questa la sede per entrare nel merito dello spot, anche in ragione del fatto che lo Iap, Istituto di autodisciplina pubblicitaria, ha già notificato ingiunzione di desistenza alla sua diffusione e confidiamo che in un confronto sereno e costruttivo con detto organo si possa trovare una soluzione in grado di spiegare le ragioni di tutte le parti interessate» spiega Amica Chips spa in una nota.

«Vogliamo però ribadire con fermezza che non era - e non è - nostra intenzione, come contestato dallo Iap, offendere le convinzioni morali, civili e religiose. Lo spot pertanto non verrà più messo in onda».

«La nostra famiglia, che ha fondato e dirige tutt'oggi l'azienda, non ha mai inteso deridere il senso profondo dell'eucaristia in quanto cattolica e credente» conclude la nota della società di Castiglione delle Stiviere.

Lo spot aveva scatenato i social contro Amica Chips e non solo. Il parroco di Mestre, don Natalino Bonazza, sulla sua pagina Facebook aveva invitato i fedeli a boicottare le patatine Amica Chip. «Non comprate nulla di quest'azienda! Che la paghino cara», ha scritto il sacerdote, ricevendo commenti di appoggio ma anche dubbiosi sull'utilità di fare ulteriore pubblicità all'azienda.

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