Azienda speciale

Acquedotti da migliorare a Mantova: in arrivo 28 milioni dal Pnrr

di Sandro Mortari
Finanziati i progetti da 32 milioni di Aqa Aimag e Sicam per digitalizzare la rete e ridurre le perdite d’acqua

Oltre 28 milioni di euro. È il finanziamento che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha assegnato all’Azienda speciale Ato di Mantova per l’ammodernamento delle reti acquedottistiche in tutta la provincia. I fondi, esattamente 28.170.670 euro, arrivano dal piano nazionale di ripresa e resilienza e finanzieranno i progetti dei tre gestori del servizio idrico integrato, Aqa, Sicam e Aimag, per complessivi 32.267.152 euro. Le tre società saranno chiamate ad un, seppur minimo, co-finanziamento. Il progetto, si legge in una nota dell’Ato, «ha come obiettivo la digitalizzazione e il monitoraggio della rete di distribuzione dei Comuni, finalizzato alla riduzione delle perdite idriche, anche con l’assistenza di algoritmi di intelligenza artificiale».

Perdite d’acqua

Si tratta, dunque, di lavori che intervengono drasticamente su uno dei punti dolenti del servizio idrico, le falle nella rete acquedottistica, che ogni giorno contribuisce a disperdere ingenti quantità di acqua, l’oro blu degli anni 2000 e seguenti. L’obiettivo dell’Azienda è quello di ridurre del 35%, più di un terzo, le attuali perdite idriche su tutta la rete. Attualmente, secondo i dati forniti da Ato, nella zona gestita da Aimag, e cioè i Comuni del Basso mantovano al confine con il Modenese, le perdite ammontano al 37,2%, quelle nel territorio gestito da Aqa (la maggior parte dei Comuni) al 24,2% e in quello di Sicam, l’Alto mantovano, al 26,3%.

«Questa è una grande opportunità per ammodernare la nostra rete provinciale che non possiamo perdere» afferma il presidente dell’Azienda speciale Fabio Zacchi. Che aggiunge: «Mi aspetto che tutti i gestori compiano ogni sforzo per rispettare i tempi e gli obiettivi imposti dal Pnrr». Parole non certo casuali se si pensa che i fondi dovranno essere spesi entro il 31 dicembre 2025. Una data che rischia di scontrarsi con quella di fine novembre 2025 quando per due gestori, Aimag e Sicam, termineranno le concessioni. Dice, infatti, il presidente: «I lavori previsti non sono una cosa assodata. Brindiamo pure al fatto che il nostro territorio porta a casa dei soldi, ma tutti dobbiamo correre per spenderli. Mi auguro - insiste Zacchi - che anche i gestori che hanno meno anni di concessione davanti portino a compimento tutti gli interventi. Il decreto che ha stanziato i soldi era atteso da tempo e so che i gestori, nel frattempo, si erano mossi per preparare le gare, e quasi tutti sono a posto. Ammetto, però, che è una sfida. È vero che chi subentrerà si prenderà l’onere di completare quello che hanno lasciato indietro i predecessori, ma potrebbe volerci più tempo». Zacchi accenna al tema del gestore unico del servizio idrico integrato: «Sarebbe stato bello chiudere l’accordo e portare avanti i vari interventi con la prospettiva del 2037, anno in cui terminerà la concessione ad Aqa, ma non è stato possibile. Speriamo di arrivarci dopo la sentenza del Tribunale delle acque sul ricorso di Sicam». Per l’Alto mantovano Sicam ha ricevuto un finanziamento di 8.692.172 euro per un progetto complessivo di 10.117.930 euro; Aqa, per il medio e basso mantovano, ha avuto 14.478.498 euro su lavori previsti per 16.549.220 euro; Aimag, per i sette Comuni della bassa, ha ricevuto 5 milioni di euro per interventi previsti di 5,6 milioni.

I lavori da fare

In concreto, i lavori riguarderanno prima di tutto la misurazione, con strumenti digitali smart, di portate e pressione delle reti e dei livelli dell’acqua nei serbatoi. Verranno, dunque, evidenziate eventuali perdite sulla rete di adduzione su cui intervenire: in base ai dati raccolti, infatti, si procederà alla sostituzione dei tratti di rete ammalorati e all’installazione delle valvole di controllo delle pressioni proprio per ridurre le perdite. Verranno anche sostituiti i contatori delle singole utenze per la misurazione dei volumi d’acqua consumati con quelli intelligenti, come già ci sono per gas e luce.

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